Il Centro ha la lista ma non il presidente

Ncd e Udc danno vita ad Area popolare, resta la divisione sulle alleanze. Ieri a Roma nuovo summit per definire le strategie

SALERNO. Si chiamerà “Area popolare” e raggrupperà i candidati dell’Unione di centro e del Nuovo centrodestra. Ieri a Roma è andato in scena l’ennesimo summit per definire le strategie e concordare le alleanze. Ma tutto, per ora, resta in standby, anche e soprattutto per le divergenze di vedute che animano i protagonisti. Perché non c’è sintonia sulle scelte e gli scenari, a tutt’oggi, appaiono parecchio nebulosi. Un esempio lampante è rappresentato dallo scontro ideologico che si sta consumando all’interno dell’Udc salernitano, dove il segretario provinciale, Luigi Cobellis, che è anche capogruppo alla Regione, spinge per appoggiare Vincenzo De Luca, nel caso in cui dovesse uscire trionfatore dalle primarie del Pd e ripetere l’esperienza vincente della Provincia. Non tutti, però, sono d’accordo e danno il loro placet a questa strategia, a partire dal parlamentare e vicepresidente dell’Udc Giuseppe De Mita, più propenso ad un dialogo con il presidente uscente Stefano Caldoro che difenderà i “colori” del centrodestra. La partita, perciò, si gioca sulle decisioni dei leader di partito, anche se è indubbio che, a livello nazionale, il Ncd appoggi il Governo del premier Matteo Renzi. E dunque, non si griderebbe allo scandalo se pure in Campania si decidesse di dare un seguito alla programma che va in scena a Roma e di sostenere il centrosinistra alla prossima tornata elettorale.

Un’eventuale scelta del genere, però, provocherebbe molti “morti” e altrettanti “feriti” sia nell’Udc che nel Ncd. E, infatti, in tanti sono sul chi va là, con l’orecchio appoggiato sul terreno per carpire le news, e pronti a fare le valige nel caso in cui passasse la linea che caldeggia un’intesa con il Partito democratico. È il caso del responsabile del Nuovo centrodestra a Salerno, il consigliere comunale Roberto Celano, che ha già messo le mani avanti e stoppato sul nascere un eventuale abboccamento a sinistra. «Sarebbe improponibile un’intesa con il centrosinistra – evidenzia Celano – tanto più per le mie idee e per i miei valori. Io ho aderito ad un partito che si chiamo Nuovo centrodestra, il cui obiettivo dichiarato era ed è quello creare un’area politica, sempre nell’ambito della destra, che punti più sulla meritocrazia e meno sulle nomine piovute dall’alto».

Proprio per questo Celano è pronto a scendere dal treno in corsa nel caso in cui si stringessero alleanze elettorali con il Pd. «Se dovesse materializzarsi quest’eventualità – precisa – non dovrò far altro che prenderne atto e tirare le mie conclusioni. Mi auguro, tuttavia, che si continui a portare avanti il progetto originario, che ci aveva coinvolto e che era stato rappresentato dai vertici del Ncd».

Dunque, la vera padrona di questa fase è ancora l’incertezza, perché nemmeno gli iscritti sanno cosa riserverà loro il prossimo futuro. Tuttavia, seppur in un clima piuttosto aleatorio, circolano già alcuni nominativi che potrebbero andare a comporre la pattuglia dei salernitani di Area popolare che tenteranno di conquistare un seggio in Regione. Tra i papabili ci sono lo stesso Cobellis, l’uscente Giovanni Baldi, che però è in predicato anche a candidarsi sindaco a Cava de’ Tirreni, l’avvocato Lello Ciccone, l’imprenditore Pasquale D’Acunzi, già consigliere regionale durante il primo mandato di Antonio Bassolino come presidente, e Vincenzo Paolillo di Pagani. E saranno almeno tre le donne che completeranno la compagine anche se, per il momento, nessuno si sbilancia.

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