Il centro anti violenza sospeso per... molestie 

Il numero verde è stato disattivato a causa delle continue chiamate di uno stalker Il servizio è ripreso dopo la denuncia delle centraliniste ai carabinieri di Sala

ATENA LUCANA. Il centro anti violenza Aretusa è stato costretto a sospendere il servizio di assistenza telefonica, attivato grazie ad un numero verde, a causa delle continue minacce e molestie fatte telefonicamente da un uomo che per un lungo periodo di tempo ha tempestato di telefonate il centro che assiste le donne vittime di violenze. Le operatrici del centro sono state costrette a sospendere per un breve periodo di tempo il servizio e contestualmente hanno sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri della stazione di Sala Consilina. «Siamo state costrette ad interrompere il servizio telefonico per le emergenze –spiegano le operatrici del Centro che fa capo al Piano sociale di Zona S10 – a causa delle continue telefonate di un individuo di sesso maschile, che si serviva del numero verde a disposizione 24 ore su 24 per pesanti molestie verbali».
Secondo quanto denunciato il molestatore si è presentato al telefono come donna alla ricerca di aiuto, le operatrici hanno subito avuto il sospetto che dall’altra parte non c’era una donna e quando il molestatore si è reso conto che le sue interlocutrici avevano capito che era un uomo è iniziato l’inferno, perché l’uomo ha aumentato la frequenza delle telefonate. La frequenza delle sue chiamate ha intasato la linea telefonica al punto tale da renderla inutilizzabile da parte di chi poteva avere bisogno di un aiuto. La responsabile del centro Aretusa, quindi, ha interrotto momentaneamente il servizio telefonico, si è rivolta alle forze dell’ordine e ha depositato una denuncia alla stazione dei carabinieri di Sala Consilina.
Dopo qualche giorno di pausa forzata il servizio di assistenza telefonica è stato ripristinato. Il numero verde 800 413300 è di nuovo attivo 24 ore su 24 per qualsiasi emergenza e per le donne che hanno bisogno di sostegno per fuoriuscire da situazioni di violenza. «I tentativi degli uomini violenti di intralciare il lavoro del centro – sottolineano le operatrici - non fermeranno la nostra battaglia, siamo certe di avere sostegno e solidarietà dalla rete territoriale e dalle istituzioni in rete con noi. Grazie a tutte e tutti per la solidarietà dimostrata. La vicinanza della cittadinanza e delle istituzioni è per noi energia da usare per migliorare sempre più la qualità di vita per tutte e tutti».
Erminio Cioffi
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