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Il cda si insedia tra polemiche e veleni

Agro Invest. Ieri l’insediamento del nuovo cda. Rinviata la nomina di presidente e ad, sembra nel tentativo di riaprire il dialogo con gli altri sindaci e cercare una soluzione condivisa. Il cda si è...

Agro Invest. Ieri l’insediamento del nuovo cda. Rinviata la nomina di presidente e ad, sembra nel tentativo di riaprire il dialogo con gli altri sindaci e cercare una soluzione condivisa. Il cda si è aggiornato alla prossima settimana. Tutti presenti i sette consiglieri eletti.

Sciolto il primo nodo: hanno tutti accettato la carica e si è proceduto alla formalizzazione delle nomine. Di fatto, San Marzano e San Valentino si allontanano dai sette rimasti fuori e dalla Provincia. Nell’assemblea dei soci del 14 ottobre, si è proceduto all’elezione del nuovo cda, composto da cinque sindaci – Pasquale Aliberti, Manlio Torquato, Pasquale Mauri, Felice Luminello e Cosimo Annunziata – e due rappresentanti dei privati, Guido Calenda (San Marzano) e Giuseppe Somma (Pagani). La nomina dei privati è stata causa di contrasti in seno all’assemblea. La discussione ha avuto origine dalle modalità di votazione: la maggioranza dei privati – 18 su 25 - aveva indicato Genioso Zollo e Franco Annunziata, mentre i due privati eletti hanno avuto sei preferenze soltanto. Non si è proceduto ad una votazione distinta tra privati e sindaci, ma ad un’unica votazione. È prevalsa la maggioranza che i sindaci avevano rispetto alla parte pubblica. Il nuovo cda che ieri si è insediato è stato eletto per sole due quote, con un risultato di 158 a 156. Lo schieramento vincente è formato da Scafati, Nocera Inferiore, Angri e Siano più 6 privati, quello rimasto contrapposto è costituito dai comuni - usciti al momento del voto - di Nocera Superiore, San Valentino, San Marzano, Sant’Egidio, Striano, Roccapiemonte e San Giorgio più la Provincia, il Patto e 18 privati. I privati che avevano indicato Zollo e Annunziata preannunciano il ricorso. Nminati i nuovi revisori del conti: Gianfranco De Santis, presidente – che ha rinunciato all’incarico (subentrato Raffaele Ferraioli, già membro dei revisori) -, Eugenio Caldiero e Alfonso Tono, di S. Marzano.

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