Il caso “Tempi moderni” spacca la maggioranza

Molte perplessità per la celerità con cui è stato approvato il progetto La commissione Cultura ha chiesto di sentire l’assessore Ermanno Guerra

SALERNO. La celerità con cui la Giunta ha deciso di concedere il finanziamento all’associazione “Tempi moderni” ha lasciato sorpresi, e non poco, diversi consiglieri comunali, soprattutto coloro che fanno parte della commissione Cultura e che ben sanno i tempi e le difficoltà che normalmente si incontrano in queste occasioni.

«Fa piacere questa sensibilità e velocità dimostrata dall’esecutivo - commenta il capogruppo di Campania libera Salvatore Telese - Vorrei che la stessa velocità e sensibilità venisse manifestata verso le altre associazioni che fanno cultura e socialità sul nostro territorio da sempre e non in maniera estemporanea».

Anche il consigliere di “Salerno per i giovani” Dario Loffredo nutre delle perplessità. «Per quanto mi riguarda - spiega - ho sempre sostenuto che bisogna fare una politica di inclusione e non di esclusione. Ci sono tante associazioni in città che chiedono di poter partecipare. C’è bisogno che alcuni contenitori vengano aperti ai giovani. Penso, ad esempio, proprio all’ex cinema Diana che, per una questione di opportunità, non dovrebbe essere esclusiva di qualcuno. Bisogna partire dal presupposto che ci devono essere pari diritti e pari dignità per tutte le realtà esistenti. Spero che anche altre associazioni vengano trattate allo stesso modo di quest’ultima».

Sulla stessa linea anche il collega Nico Mazzeo che non manca di nota polemica. «Leggo in maniera positiva una tale decisione se e solo se non viene gestita da chi non ha saputo ben governare le situazioni precedenti» (il riferimento è al fatto che nell’organigramma dell’associazione ci sono persone che hanno gestito, e non bene, il teatro Ghirelli). «Bisogna dare - aggiunge - priorità alle eccellenze salernitane. Bisogna pensare a strutture organizzate solo per accogliere i nostri giovani. Ad esempio, l’area ex Salid con il Ghirelli potrebbe diventare un vero e proprio polo di formazione culturale per i giovani, gestito da privati sotto la supervisione dell’Amministrazione».

Un discorso ampio, relativo sempre alla gestione degli spazi, lo fa anche il vicepresidente della commissione Cultura Emiliano Torre. «Ho conosciuto alcuni esponenti dell’associazione in questione e mi hanno dato l’impressione che siano estremamente preparati e competenti. Vedo, quindi, positivamente la solerzia dell’Amministrazione anche se mi aspetto che venga applicata anche per altri casi. Detto questo, bisogna aprire un ragionamento più ampio in merito alla gestione degli spazi nel nostro comune. Ci debbono essere strutture che vengono gestite da privati ma che, in questo caso, si assumono anche il rischio d’impresa e poi ci debbono essere spazi gestiti in maniera più diffusa sotto la supervisione dell’Amministrazione. Bisogna pensare ad una organizzazione più trasparente e ragionata perchè non debbono più avvenire episodi come quelli registrati in merito alla gestione del teatro Ghirelli».

Intanto la commissione Cultura, presieduta da Rosa Scannapieco, ha deciso di convocare l’assessore Ermanno Guerra proprio per discutere di questi argomenti. Molto probabilmente l’incontro avverrà già questo venerdì. I consiglieri hanno intenzione di ridefinire la politica con cui vengono gestiti gli spazi a Salerno e soprattutto evitare che spazi importanti restino tristemente inutilizzati.©RIPRODUZIONE RISERVATA