Il “caso Scafati” arriva all’Antimafia 

La commissione guidata da Rosy Bindi lunedì sarà a Salerno e incontrerà il pm Montemurro, titolare dell’inchiesta

La Commissione parlamentare Antimafia sbarca a Salerno e terrà un summit dedicato all’esame del “caso Scafati”. L’organo di controllo guidato dall’onorevole Rosy Bindi visiterà infatti il capoluogo di provincia nella giornata di lunedì, nell’ambito della ricognizione che sta svolgendo in tutte le Direzioni distrettuali Antimafia italiane, e avviata da qualche tempo: un’iniziativa utile a conoscere i risultati della lotta alla criminalità su tutt’Italia e ad approfondire singole vicende dai connotati specifici. La giornata di lavoro dell’Antimafia si svolgerà negli uffici della Prefettura alla presenza del Procuratore distrettuale, del Prefetto e dell’onorevole Bindi che poi, nel pomeriggio, incontrerà anche la stampa.
Ma in mattinata è previsto un incontro con i vertici della Procura salernitana, i magistrati Corrado Lembo ed Erminio Rinaldi. E all’appuntamento sarà presente anche Vincenzo Montemurro, il pm titolare dell’operazione “Sarastra”, l’inchiesta che da quasi due anni sta cercando di fare piena luce sul patto tra la politica, gli imprenditori e gli esponenti dei clan della camorra nella città dell’Agro nocerino sarnese. Scafati infatti, inevitabilmente, sarà l’oggetto della discussione del summit tra la magistratura e l’onorevole Bindi, che vorrà capirne di più sull’attività che è stata avviata in questi mesi nell’unico Comune della provincia salernitana che, al momento, è sciolto per camorra. All’incontro salernitano dovrebbe prendere parte anche la Commissione ministeriale che guida l’Ente scafatese, con il prefetto Gerardina Basilicata che potrebbe anche già presentare una prima relazione su quanto attuato dalla triade in questi primi mesi di permanenza a Palazzo Mayer.
Il nocciolo della questione verterà però soprattutto sull’inchiesta e sulla figura di Pasquale Aliberti, l’ex sindaco di Scafati che il prossimo 3 luglio, insieme a Gennaro e Luigi Ridosso, esponenti del clan omonimo, prenderà parte all’udienza in cui il Tribunale del Riesame di Salerno dovrà valutare le nuove esigenze cautelari dei tre soggetti. Il pubblico ministero Montemurro è intenzionato a chiedere di nuovo l’arresto per il politico di Forza Italia, poiché l’ex sindaco di scafati sarebbe ancora attivo politicamente attraverso la moglie, la consigliera regionale Monica Paolino. Anche su lady Aliberti, che tra l’altro è l’ex presidente della Commissione regionale Antimafia, pure lei indagata dalla Dda insieme al marito e ad altre quindici persone, l’onorevole Bindi chiederà informazioni utili alla Commissione che presiede.
Infine, un nodo particolarmente caldo resteranno, oltre ai punti fondanti dell’inchiesta della Dda, gli attacchi social che arrivano negli ultimi tempi dall’ex primo cittadino di Scafati, mai tenero nei confronti della triade commissariale e anche di una parte della magistratura. Parole che, lo scorso aprile, hanno portato la Dda a sequestrare il profilo Facebook di Pasquale Aliberti e quello della moglie Monica Paolino, oltre che all’ispezione delle attrezzature informatiche abitualmente usate dalla coppia.
Domenico Gramazio
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