Il caso Poste in aula alla Regione

Salta l’incontro con Caldoro ma va in Consiglio la proposta per salvare gli uffici

La chiusura di 45 uffici postali tra Cilento e Vallo di Diano arriva nel Consiglio regionale della Campania. Oggi pomeriggio, alle 17.30, Andrea Salati e Nicola Parisi, sindaci di Gioi e Buccino, nonché rappresentanti del Comitato di Vigilanza sui servizi essenziali, parteciperanno all’assise e leggeranno un documento con la proposta di salvare i presidi trasformandoli in uffici multiservizi, sull’esempio di Toscana e Basilicata. E’ questo l’esito della trasferta di ieri mattina a Napoli, dove era in programma un sit-in dei sindaci di Cilento e Vallo di Diano sotto gli uffici della Regione. Tra i partecipanti, i primi cittadini di Ascea, Buccino, Castelnuovo Cilento, Gioi, Moio della Civitella, Stio, Sessa Cilento, Stella Cilento. L’intento era quello di essere ricevuti dal presidente Stefano Caldoro per invitarlo a fare propria la proposta dei sindaci ed interloquire con l’amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, per scongiurare la prevista chiusura degli uffici il 28 dicembre. Il governatore non era in sede perché impegnato a Roma per la questione della facoltà di Medicina di Salerno, né è stato possibile parlare con l’assessore regionale Pasquale Sommese, delegato ai rapporti gli enti locali. «Come sindaci siamo rimasti delusi per il fatto che l’assessore Sommese non ci abbia ricevuti – ha fatto sapere il sindaco Andrea Salati – Evidentemente era troppo impegnato a svolgere altri compiti e quindi non era interessato alla nostra protesta».

I sindaci sono riusciti tuttavia ad ottenere di poter predisporre un documento ed esporre la questione durante i lavori del Consiglio regionale, dopo una relazione introduttiva del consigliere regionale Gianfranco Valiante. In piazza Santa Lucia erano presenti ieri anche i primi cittadini dei Comuni interessati di Avellino e Benevento, pure inclusi nel piano di Poste Italiane.

Rosamaria Morinelli