Il caso Gagliano «Mancata surroga un atto illegittimo»

«Attenderò con fiducia le determinazioni del prossimo Consiglio Regionale ed eventualmente quelle della Giunta per le elezioni e, fino a quel momento, correttamente, eviterò qualsiasi tipo di...

«Attenderò con fiducia le determinazioni del prossimo Consiglio Regionale ed eventualmente quelle della Giunta per le elezioni e, fino a quel momento, correttamente, eviterò qualsiasi tipo di dichiarazione». L’ex consigliere comunale di Praiano Salvatore Gagliano, in procinto di sostituire, in Consiglio regionale, Giovanni Baldi del Pdl, coinvolto in un’indagine sui falsi invalidi e agli arresti domiciliari, ha deciso di non rilasciare più nessun commento fino alla prossima seduta dell’assise, che dovrebbe ufficializzare l’avvicendamento. Un atto che è stato rinviato alla prossima settimana, ma che sarebbe già dovuto avvenire nella seduta del 6 novembre scorso, e che non si è concretizzato per via della mancanza del numero legale, poiché nel momento cruciale i capogruppo del Pdl, Gennaro Nocera, e del Pd, Raffaele Topo, si sono allontanati dall’aula, lasciando incompleta l’assemblea. Motivo del rinvio l’attesa della pronuncia dell’Avvocatura regionale circa la richiesta di reintegro presentata dall’ex sindaco di Pagani, Alberico Gambino. Prima di spegnere momentaneamente l’interruttore Gagliano, però, ha voluto fare alcune precisazioni sulla vicenda. «La mia situazione e quella di Gambino – ha evidenziato in una nota - sono assolutamente distinte fra loro, viaggiano su due binari diversi, visto che, nel momento in cui Gambino avesse i titoli per rientrare, nessuno mai potrà vietarglielo». A detta di Gagliano, invece, completamente illegittima «è la determinazione del Consiglio nella quale è stato differito il mio ingresso, in quanto la presa d'atto, per la surroga del consigliere, doveva avvenire con immediatezza, da parte della Giunta per le elezioni, senza alcun margine di discrezionalità, ma solo come atto dovuto». Un comportamento anomalo che, secondo Gagliano ha procurato un «danno di natura giuridica e, altresì, lede la rappresentatività popolare, dal momento che, gli elettori che mi hanno espresso il loro consenso, si vedono privati della possibilità che io svolga il mandato che la legge mi assegna».

Ieri intanto tutti gli atti relativi all’inchiesta dei falsi invalidi sono giunti ufficialmente alla Procura di Nocera Inferiore competente per territorio. Il fascicolo è stato affidato al pm Sessa. (g.d.s.)