LA QUERELLE
Il caos del cantiere sul Corso di Salerno: ora si tratta “a oltranza”
Fumata grigia dopo il summit fra il Comune e la ditta che sta eseguendo i lavori. Non c’è l’intesa sull’area da ripristinare durante le Luci coprendola con l’asfalto
SALERNO. Dovrà continuare ancora per altri giorni il lavorio diplomatico degli “sherpa” di Palazzo di Città ma, stando al cauto ottimismo che trapela da alcune fonti dell’amministrazione comunale, sembra che la riunione di ieri con l’impresa Spinosa per risolvere il nodo sul destino del cantiere al Corso Vittorio Emanuele e il possibile blocco nel corso di Luci d’Artista si sia conclusa con una fumata grigia. Ci sono, infatti, ancora in piedi alcuni ostacoli tecnici da definire ma, nel complesso, sembra che il canale tra il Comune e la ditta che si è aggiudicata l’appalto per il rifacimento del “Corso da re” stia portando a una mediazione che dovrebbe riuscire a trovare uno sbocco all’impasse che si è determinato sia in prospettiva, quando folle di visitatori della kermesse popoleranno la strada della City, sia - più in generale - per cercare di arrivare a un punto di equilibrio tra le necessità di vendita dei commercianti (in un periodo clou per il settore tra regali di Natale e saldi invernali) e quelle di sicurezza del cantiere.
Stando a indiscrezioni, la proposta che l’amministrazione ha messo sul tavolo nel confronto con i tecnici della ditta costruttrice consisterebbe nel velocizzare il più possibile le lavorazioni fino almeno a metà del prossimo mese, poi di ridurre il cantiere, riempiendo di terreno e asfaltando il tratto che non dovrà essere interessato dagli interventi ai sottoservizi “scoperti” nel corso delle fasi preliminari del cantiere. Al termine di Luci d’Artista, poi, si dovrà scavare di nuovo per posizionare i lastroni di pietra lavica. È facile dedurre che al di là degli aspetti esclusivamente tecnici e delle complicazioni che comporta ridimensionare un cantiere, ci sono anche tutta una serie di questioni economiche con cui l’amministrazione deve fare i conti e che, probabilmente, sono anche quelle che maggiormente pesano nella trattativa con la società costruttrice.
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