«Il candidato sindaco del centrodestra non sarà un politico»

Forza Italia chiarisce la sua posizione nella coalizione Fasano: «No alle primarie e sicuri di trovare l’intesa»

SALERNO. No alle primarie per scegliere il candidato del centrodestra. Semmai la consultazione popolare potrà essere “confermativa” una volta individuato chi dovrà guidare la coalizione. Forza Italia conferma la sua linea e non ammette deroghe. «Il candidato - ribadisce il coordinatore provinciale Enzo Fasano - dovrà essere super partes e non appartenere alla politica». In pratica il senatore, assieme al coordinatore cittadino degli azzurri, Raffaele Adinolfi, e al capogruppo a Palazzo di Città, Peppe Zitarosa, sbarra la strada alle ambizioni di qualche consigliere. E tarpa le ali definitivamente alle speranze di Roberto Celano, che non ha mai nascosto l’intenzione di diventare leader del centrodestra al Comune. Qualche chanche in più potrebbe averla Michele Sarno, che rientrerebbe nel prototipo del perfetto candidato “neutrale”, ma le sue quotazioni non sembrano essere in rialzo nel borsino dei “papabili”. «Il nostro candidato ideale - spiega Fasano tracciando l’identikit - deve essere un professionista che non si è mai piegato alle logiche di potere, consapevole che deve fare una battaglia difficilissima. Insomma, un uomo o una donna con la schiena diritta».

Il senatore è nutre un sano ottimismo sull’accordo tra i partiti del centrodestra, anche se è conscio che «difficilmente ci sarà l’unanimità». In pratica strada facendo si perderà qualche “pezzo” e il maggior indiziato è Noi con Salvini che ha già dato il suo aut-aut. «Il Nuovo Psi - aggiunge - è una costola di Forza Italia. Noi siamo pronti ad ascoltare tutte le proposte e a discutere sui candidati, che possono anche essere presentati dagli altri». Il ritardo con cui si sta muovendo la coalizione non sembra preoccupare più di tanto i rappresentanti azzurri. «Nemmeno il centrosinistra - evidenzia il commissario provinciale - ha scelto il suo candidato. E sicuramente gli scenari cambieranno a seconda di chi si schiererà ai nastri di partenza. Perchè non sarà la stessa cosa se si deciderà di puntare su Enzo Napoli, oppure su Nino Savastano o, addirittura, su Fulvio Bonavitacola». Intanto non cessano le polemiche all’interno del gruppo. Fasano e Adinolfi, infatti, hanno “cacciato” ufficialmente Salvatore Gagliano dal partito. «Solo i dirigenti - rimarca Fasano - hanno la titolarità a decidere chi ha i titoli per restare». Rincara la dose Adinolfi: «Chi attacca sono i diversamente deluchiani - dice riferendosi alle critiche subite da Gagliano e da Eva Longo - che hanno votato in Regione l’ex sindaco di Salerno». Non tarda ad arrivare la risposta di Gagliano: «Ho votato De Luca - rilancia il consigliere comunale - e l’ho detto pubblicamente. Mi chiedo, però, quando Forza Italia escluderà dal partito anche chi ha fatto eleggere, con i proprio voti, Giuseppe Canfora alla presidenza della Provincia, a discapito del candidato del centrodestra, Giovanni Romano».

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