il cambio di destinazione: solo un parere

NOCERA INFERIORE. È datata sedici maggio 2017, pochi giorni prima delle elezioni amministrative, la delibera di giunta che rappresenta l’atto d’indirizzo per il cambio di destinazione urbanistica di...

NOCERA INFERIORE. È datata sedici maggio 2017, pochi giorni prima delle elezioni amministrative, la delibera di giunta che rappresenta l’atto d’indirizzo per il cambio di destinazione urbanistica di un suolo adiacente la chiesa di San Giuseppe, in zona Montalbino: il documento è al centro dell’interesse del boss Pignataro, con la telefonata tra l’allora consigliere Bianco, ancora in carica, e il factotum-referente Ciro Eboli. La chiacchierata, rapidissima, conferma, con Bianco che spiega di aver fatto quanto doveva, di dirlo «al prete e allo zio», laddove il prete è don Alfonso Santoriello (foto), parroco della chiesa in questione, non indagato, e lo zio, come già emerso dagli atti, è il capocosca ex cutoliano, il quale con questa operazione confermerebbe i suoi agganci e la sua capacità di interferenza, anche a titolo di pressione o favore, rispetto pure a vicende amministrative. L’oggetto dell’atto, sottoscritto dalla giunta del sindaco Torquato, riguarda la costruzione di una casa famiglia su un lotto di terreno vicino alla chiesa, con la richiesta portata avanti dal parroco come previsto dalla legge e con parere favorevole del vescovo Giudice. Per la realizzazione dell’opera, però, occorre una variante urbanistica, da approvare a cura del Consiglio comunale, sulla base del Puc approvato nell’estate 2016. Il progetto è d’interesse collettivo, lo sottolinea il parroco in una nota all’Amministrazione, portato avanti dall’associazione di carità San Giuseppe per il quartiere. Questo lo sottolinea anche il procuratore Lembo. (a. t. g.)