L'EMERGENZA EPIDEMIA

Il “by night” non vede la luce: «È la fine»

Gli operatori delle discoteche salernitane: «Il Cts ha detto sì alla riapertura ma il Governo continua a impedirci di lavorare»

SALERNO - Solo pochi giorni fa era stata accolta con gioia la notizia del via libera del Comitato Tecnico Scientifico alla riapertura delle discoteche, anche se con le opportune misure di sicurezza: tra mascherine e controllo della temperatura corporea, passando per ingressi dimezzati e green pass . Eppure sono trascorsi giorni, e ad un’ipotizzata riapertura per i primi di luglio non ha fatto seguito alcuna pronuncia da parte del Governo affinché questo ritorno in attività potesse davvero avvenire. Il by night è in rivolta. Tutti alla ricerca di una ripartenza definitiva. «Il mondo delle discoteche è ormai allo stremo delle risorse finanziarie», lo dice il dj cavese Peter Torre, che riporta un’immagine tremenda per quanto riguarda le realtà della provincia: «Molti hanno già deciso da tempo di non riaprire. I club nella provincia si contano sulle dita delle mani. Dopo il preavviso di ripartire dall’1 luglio molti gestori di locali si sono attivati per garantire un minimo di programmazione artistica da proporre alla loro clientela, bloccando artisti, anticipando caparre, assumendo del personale. Ed ora il Governo fa un passo indietro. Vogliono continuare ad illudere i gestori di locali con ristori che non ci si paga nemmeno una mensilità di fitto della struttura».

Ed è l’abusivismo la paura di Silb Confcommercio, che in 12 regioni - Campania inclusa - ha organizzato manifestazioni in contemporanea per sottolineare come sia rimasto l’unico settore a non essere ripartito. Parole simili, quelle dell’organizzatore di eventi e booking di artisti, Davide Avallone: «Dopo 17 mesi non si trova una soluzione per far tornare al lavoro un settore che, oltre ad offrire divertimento, ha un’incidenza importante su località turistiche nelle quali, del movimento generato dalla nightlife , beneficiano attività come alberghi, lidi, ristoranti ». Il professionista salernitano prosegue: «Per il nostro settore continua ad essere una lotta per la sopravvivenza. Questa lunga chiusura ha sicuramente influito in maniera negativa sulla crescita e sviluppo delle strutture da parte dei gestori e di molte realtà organizzative». Per il momento alcuni, come il vocalist Orlando Cianci, stanno cercando di ripartire a piccoli passi: «Da un mesetto circa stiamo organizzando aperitivi e cene spettacolo. Si sta seduti o si balla intorno al tavolo con distanziamento, ed è già emozionante ritrovare persone che non si incontrava da un anno. Penso sia giusto riaprire in sicurezza le discoteche, ormai siamo stati dimenticati da chiunque ».

Gli fa eco il dj battipagliese Kevin Russo: «Solo con la predisposizione di un piano organizzativo si potranno scongiurare nuove e future chiusure, riaprendo in sicurezza. È questo il punto focale, la sicurezza e il controllo sono la chiave di volta per un protetto ritorno alla normalità. Voltare le spalle in modo disinteressato, senza trovare un compromesso che consenta un’evoluzione in positivo del periodo che stiamo vivendo, determinerà a lungo andare una vera e propria paralisi sociale, spoglia di fiducia e speranza».

Andrea Picariello