OPERAZIONE "EL FAKIR"

Il “broker” e l’emergente, chili di coca per Salerno

L’ascesa di Parotti e il legame con Lumia. Romano “ambasciatore” a Napoli

SALERNO - Come fa un trentenne di Torrione, come Fiorenzo Parotti, ad arrivare a un grande trafficante internazionale come Rosario Lumia? È questo uno degli interrogativi su cui lavorano gli inquirenti per chiarire i rapporti d’affari tra due dei principali protagonisti dell’inchiesta El Fakir conclusasi con 25 arresti.

Il broker dei narcos e l’emergente. Lumia, infatti, è un broker internazionale di droga, che opera su diversi mercati, dai contatti con i narcos sudamericani, forte di mediatori in porti di Spagna e Olanda, organizzatore di importazioni grossi quantitativi di cocaina semmai nascondendola in container di caffè dal Brasile con destinazione almeno una torrefazione campana. Quando viene arrestato dal Gico della Finanza, nell’aprile 2018, Lumia, detto “Acc”, ha addirittura con sé 33chili di cocaina. Parotti, invece, è un emergente. Ha rapporti con i Di Lascio-Cuozzo, detto degli “Acernesi”. Probabilmente è tramite questi che comincia la sua ascesa, entrando in contatto con gli albanesi stanziati a Montella, comune confinante con Acerno, capaci di rifornirsi di stupefacenti dall’Albania e dalla Olanda. Il mercato di Salerno, però, è così grande da richiedere continue forniture di chili di droga la settimana. Parotti detto “Tiger” o “’o Biondo”, comincia a crescere, tant’è che uno dei capi albanesi gli propongono, e lui accetta, di fare di Salerno una delle principali piazze di smercio di stupefacenti.

Salvatore De Napoli

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