Il braccio di San Matteo in carcere

Questa mattina il vescovo Moretti celebrerà la messa nella struttura di Fuorni

Come ogni anno, a pochi giorni dalla festività del santo patrono di Salerno, anche i fedeli ristretti al carcere di Fuorni avranno la possibilità di riunirsi in preghiera e baciare il braccio di San Matteo, portato all’interno della casa circondariale dall’arcivescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti che questa mattina, alle ore 11, varcherà i cancelli di sicurezza della struttura penitenziaria cittadina per portare conforto e speranza tra i detenuti.

Ma d’altronde è lo stesso apostolo a cui Salerno è devota a ricordare, nel suo vangelo, che “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio”. Moretti, con la sua presenza, cercherà di infondere la speranza di una nuova vita, una volta scontata la pena, nei tanti che questa mattina prenderanno parte alla cerimonia eucaristica che si svolgerà, come è tradizione, nella cappella del carcere. Ad accompagnare l’arcivescovo nella sua visita ci sarà don Rosario Petrone, cappellano del carcere di Fuorni che quotidianamente cerca di offrire supporto spirituale a quanti richiedono la sua assidua presenza per redimersi dalle colpe di cui si sono macchiati e per le quali stanno scontando una pena in un regime di restrizione in carcere. Con la visita nella struttura di Fuorni prendono ufficialmente il via le celebrazioni in onore di San Matteo. (fi.lo.)

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