santa maria capua vetere

Il boss Setola pronto a pentirsi

L’annuncio al processo Noviello. Il killer: «Salvate la mia famiglia»

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Ha deciso di pentirsi il capo dell’ala stragista dei Casalesi, Giuseppe Setola, condannato definitivamente a 7 ergastoli per 15 omicidi commessi nel Casertano tra il maggio e il dicembre 2008, tra cui la strage degli africani del 18 settembre. Un colpo di scena inatteso ieri al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, durante l’udienza del processo per l'omicidio dell'imprenditore Domenico Noviello. «Salvate la mia famiglia», ha chiesto Setola, affermando - in un confronto a distanza con un altro killer dei casalesi - che «la malavita è finita». Appena una settimana fa il killer, durante lo stesso procedimento, si era dichiarato colpevole dell'omicidio autoaccusandosi di altri 45 delitti ma aveva aggiunto di non avere alcuna intenzione di collaborare. Ieri invece, collegato in video-conferenza dal carcere di Milano-Opera dove è al 41bis, Setola, rivolgendosi al pm della Dda, Alessandro Milita, ha rotto gli indugi. «Ho deciso di collaborare - ha detto - il pm Milita venga da me già da stasera. Salvate la mia famiglia, altrimenti i Bidognetti li uccidono». «Non sono sorpreso della decisione di Setola» ha commentato il magistrato, che ha poi risposto «vedremo» alla domanda dei cronisti su un eventuale incontro con il killer. Lo stesso Setola, la scorsa settimana, aveva ammesso di avere già avuto in estate un colloquio a scopo collaborativo con Giovanni Conzo, altro pm della Dda di Napoli, che però lo aveva bollato come «pazzo». Ieri, il killer, riferendosi alla sua presunta malattia agli occhi, ha poi lanciato dure accuse ai medici. «Io ci vedo benissimo - ha affermato - e mandavo regali al medico del carcere. Anche all'Asl di Milano sapevano che ci vedevo bene». Setola si è inoltre rivolto all'altro killer imputato nel processo Noviello, Giovanni Letizia: «Giovà, lo so che non sei d'accordo, ma la malavita è finita».