«Il borgo di Roscigno vecchia sarà riaperto» 

Il presidente del Parco Pellegrino conferma l’appalto dei lavori per la messa in sicurezza dell’area

ROSCIGNO. Il borgo di Roscigno Vecchia tornerà presto al suo antico splendore e sarà nuovamente reso fruibile ai turisti.
Lo ha annunciato il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni Tommaso Pellegrino “Il Parco Nazionale – ha spiegato il presidente - ha affidato i lavori che consentiranno la messa in sicurezza dell’ingresso principale e secondario del borgo per garantirne la fruibilità. Abbiamo ritenuto giusto e doveroso intervenire su un sito di particolare pregio del nostro territorio, attraverso un intervento utile e concreto che mette in sicurezza un pezzo di storia della nostra terra. La riapertura del Borgo consentirà nuovamente l’accesso ai numerosi visitatori, realizzando un lavoro certamente utile e concreto per il Turismo nel nostro Parco».
Il sindaco di Roscigno Pino Palmieri, nell’ottobre dello scorso anno, era stato costretto a firmare un’ordinanza di interdizione nel piccolo borgo a seguito di un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco dal quale era emerso il pericolo di crolli imminenti di alcuni edifici adiacenti le strade d’ingresso.
Gli uffici comunali hanno lavorato costantemente in questi mesi per l’approvazione del progetto esecutivo; il Parco invece ha dato piena disponibilità nel finanziare i lavori di messa in sicurezza.
La storia di Roscigno vecchia inizia nel 1902 quando in seguito a due leggi speciali per i paesi franosi gli abitanti lasciarono le loro case per trasferirsi nella cittadina nuova, in terra sicura.
Tutto è rimasto come allora: oggi non c' è la gente, ma si sente l' anima di questo luogo che pare addormentato con la sua piazza, la fontana monumentale, le case e i cortili dove è cresciuta l' erba, le mulattiere di pietra e la chiesa di San Nicola del 1770.
Roscigno è un museo a cielo aperto, testimonianza vera ed intatta della civiltà contadina del secolo scorso.
L' arrivo è suggestivo: dopo le prime case si apre l' ampia piazza con la chiesa madre e il campanile; al centro la bella fontana, gli abbeveratoi e i lavatoi pubblici e tutt'intorno una cortina di case diroccate con le botteghe, le stalle, le strette vie interne e il verde degli Alburni a far da quinta alle pietre.
«Un posto incantevole, importante metà turistica del nostro territorio – ha concluso il presidente dell’Ente Parco Pellegrino - che deve tornare velocemente fruibile ed essere ancor più valorizzato sui circuiti turistici nazionali e internazionali».
Vincenzo Rubano
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