«Il bilancio rovinato della mala gestione degli ultimi vent’anni»

Capaccio, il bilancio amministrativo 2014 del sindaco Voza «Siamo condizionati da risarcimenti e contenziosi milionari»

CAPACCIO. «Oggi fare il sindaco è il mestiere più difficile e gravoso perché lo si fa in un contesto di crisi economica. È un dato di fatto, non vuole essere certo una giustificazione». A pochi giorni dalla fine del 2014, il sindaco Italo Voza tira le somme sull’attività amministrativa svolta e le difficoltà finanziarie affrontate in parte, sostiene, per “una mala gestione degli ultimi venti anni”.

«I sindaci sono dei parafulmini per tutti i cittadini. Stiamo facendo un lavoro immane soprattutto per far quadrare il bilancio – afferma Voza – considerato che tra il 2010 e 2013 i trasferimenti dello Stato sono passati da 16, 5 miliardi a 2,7 miliardi di euro. Di tutti i soldi pubblici il 7,6 per cento sono spese per i comuni. Le tasse comunali hanno solo la parvenza di essere comunali. Vengono riscosse dai comuni ma una quota va allo Stato cosa che prima non avveniva».

Voza scende nel dettaglio: «A Capaccio abbiamo messo in essere una strategia responsabile, stiamo guardando al risanamento del bilancio. Non vogliamo indebitare oltremodo il Comune se non per dei mutui che abbiamo fatto per investimenti e opere pubbliche. Abbiamo trovato dei contenziosi, che vengono da lontano, per i quali il Comune è stato condannato a pagare risarcimenti oserei dire milionari. Vertenze con la ditta Capretto, eredi Scaramella, fallimento Helenia, con la famiglia Pace per circa un milione e mezzo di euro. Il Comune è stato condannato dal Tribunale per la mala gestione amministrativa degli ultimi venti anni».

L’amministrazione ha puntato su un piano di razionalizzazione delle spese. «Abbiamo tagliato tutti i rami secchi – evidenzia Voza – riducendo la spesa corrente del personale a tempo determinato, consulenze, carburanti e tutte le spese varie del 15 per cento, e i fitti passivi del 50 per cento. Con la nuova scuola “Vannulo” nel 2015 abbatteremo 118.000 euro di fitti passivi per i container oltre che garantire una scuola ultramoderna. Riguardo le attività sociali, il Piano di zona S7 con il trasferimento a Roccadaspide, quale nuovo ente capofila, invece di dare un impulso allo sviluppo si è registrato un regresso. Capaccio non è scoraggiato e abbiamo delle iniziative messe in atto con fondi nostri».

Riguardo le opere pubbliche aggiunge: «In questi giorni si aprirà il cantiere della piscina comunale omologata dal Coni, sarà riqualificato l’ex macello, è già partito lo sgombero dei mezzi, dove allocheremo la polizia locale risparmiando altri 45.000 euro di fitti passivi. A breve partiranno i lavori in via Nettuno, che collega i templi con il mare, il primo febbraio partirà la riqualificazione della piazzetta paleocristiana, interventi anche al museo archeologico che consentiranno di esporre altri reperti ora nei depositi».

Voza conclude: «Vorrei fare un appello ai cittadini, chi vuole un altro sindaco deve aspettare il 2017, per chi vuole contribuire per essere più forti e risolvere problemi, sindaco e amministrazione hanno la porta aperta 365 giorni all’anno».

Angela Sabetta

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