Il bike sharing è “fantasma” Vallo, corre solo la polemica 

L’accusa dei “grillini”: «Acquistate 12 bici elettriche ma le rastrelliere sono vuote» La difesa del Comune: «Sono in riparazione, a breve il servizio verrà riattivato»

VALLO DELLA LUCANIA. «Il servizio bike sharing è già fuori uso a Vallo della Lucania». A lamentarlo è il portavoce del M5S in consiglio comunale, Pietro Miraldi, che aggiunge: «dopo la spesa sostenuta per l’acquisto di 12 biciclette elettriche e l'utilizzo limitato a poche settimane, non si hanno più notizia del servizio. Non si sa se le bici siano state collocate in deposito o altrove. Fatto sta che le rastrelliere, posizionate per ospitarlein piazza Vittorio Emanuele II e in piazza Santa Caterina, si presentano vuote».
Questo accade, in queste giornate soleggiate quando le bici, amiche dell’ambiente, potrebbero venire utilizzate da qualcuno che voglia lasciare a casa l’auto e approfittarne per fare una pedalata. «Si continuano a sperperare soldi dei cittadini – accusa Miraldi – per servizi che vengono attivati a tempo. Era stato lanciato, inizialmente, anche il messaggio che quelle biciclette sarebbero state utilizzate dai vigili urbani per percorsi brevi nell'area Ztl. Ma dopo qualche giorno, è finita anche l’era dei vigili urbani “ecosostenibili”». Il servizio avrebbe potuto permettere all’Ente anche un risparmio, seppur minimo, in termini di costo di carburante, ma l’iniziativa è tramontata ben presto. Da Palazzo di Città assicurano che «le biciclette sono in manutenzione e a brevissimo verrà riattivato il servizio».
La vicenda bike sharing è stata travagliata fin dall’inizio. Al momento dell’affidamento del servizio, da parte del Comune ad una coop, fu proprio il M5S a chiederne l’annullamento: il provvedimento del «14 luglio 2017 con il quale si affidava la gestione di servizio pubblico di bike sharing, di biciclette di proprietà dell’Ente alla cooperativa “Al servizio della Città” a firma del responsabile del servizio area Affari generali è da annullare, così come di conseguenza è da annullare l’affidamento alla coop in quanto l’oggetto di affidamento è di competenza di altro settore dell’Ente e precisamente Attività produttive, non certamente Affari generali».
Questo perché «il responsabile non ha alcun potere di stabilire una tariffa per l’utilizzo delle biciclette» visto che «con delibera di giunta numero 54 dell’11 giugno 2016 era stato stabilito che per il noleggio delle biciclette, la competenza veniva attribuita al settore Attività produttive». In quel caso era stato anche stabilito l’uso gratuito delle stesse, poi venne fissato un costo di 1 euro all’ora, «ma non dalla giunta o dal consiglio comunale, come vorrebbe la legge, ma dal responsabile dell’area Affari generali»
Andrea Passaro
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