«Il Battistero è a rischio per l’emergenza siccità» 

L’allarme di Paladino, presidente dell’Osservatorio europeo del paesaggio «Situazione drammatica, intervengano laRegione e la Sovrintendenza»

SALA CONSILINA. Il Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fonti, al confine tra i comuni di Sala Consilina e Padula, rischia di crollare a causa del sensibile abbassamento del livello della sorgente sul quale è stato edificato duemila anni fa. Il grido di allarme arriva dall’avvocato Angelo Paladino, presidente dell’Osservatorio europeo del paesaggio. Paladino, che negli anni scorsi è stato anche assessore provinciale all’ambiente, ha inviato una lettera all’assessore regionale all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, e ai vertici della Sovrintendenza per i Beni Artistici, Culturali e Paesaggistici e del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro, per chiedere un intervento comune per far fronte alla sempre crescente carenza idrica che sta mettendo in ginocchio il Vallo di Diano.
«La situazione è drammatica – ha spiegato Paladino – perché l’emergenza idrica che stiamo vivendo sta provocando notevoli ed evidenti danni all’intero sistema ecologico e paesaggistico. Nel Vallo di Diano, pur in presenza di notevoli risorse idriche, si registrano gravi difficoltà sia per le attività agricole sia, più in generale, per il reticolo dei corsi d’acqua delle aste fluviali».
Il presidente dell’Osservatorio europeo del paesaggio ha individuato come possibile soluzione al problema dell’emergenza idrica, per il futuro, la realizzazione di una serie di invasi pubblici e privati, per la raccolta delle acque meteoriche invernali «recuperando così – ha sottolineato – un’antica e saggia tradizione dei nostri contadini. Tra l’altro la concomitante emergenza incendi di questi giorni è aggravata dalla scarsità della risorsa idrica, dall’impossibilità di prelevare dai fiumi o dagli invasi l’acqua necessaria per le operazioni di spegnimento».
La scarsità di acqua crea problemi anche al paesaggio e al Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fonti che, unico caso al mondo, ha la caratteristica di essere stato edificato proprio su una sorgente. «I corsi d’acqua – ha spiegato – sono a secco, il Tanagro è a secco e tutto questo snatura completamente quello che è il paesaggio del Vallo di Diano, a ciò poi si aggiunge anche il serio rischio di crollo del Battistero perché la pressione dell’acqua che si trova all’interno è fondamentale per mantenere in piedi le pareti della struttura. Non a caso qualche anno fa dei lavori di ristrutturazione sono stati bloccati perché era stata tolta dell’acqua dall’interno e la cosa aveva messo a rischio la struttura».
Nella lettera inviata a Regione, Sovrintendenza e Consorzio viene chiesta la realizzazione di un piano condiviso per una equilibrata distribuzione della risorsa idrica. «Il problema – ha concluso Paladino – è anche nella soppressione delle Autorità di bacino perché allo stato attuale non c’è nessuno in grado di poter porre veti o dare direttive. Sarebbe opportuno prevedere ad esempio delle reti duali che permetterebbero di utilizzare da una parte l’acqua potabile e dall’altra quella meteorica, in questo modo si avrebbe un uso razionale della risorsa senza sprechi».
Erminio Cioffi