Cava de' Tirreni

Il bando per le cooperative scatena reazioni e invettive

Chi vincerà la gara dovrà garantire anche una sistemazione ai profughi. Ora si teme il rischio di una concentrazione eccessiva in alcune frazioni

L’argomento migranti è di nuovo terreno di scontro tra maggioranza ed opposizione. Il primo a sferrare l’attacco è stato l’ex sindaco Marco Galdi, che ha accusato il sindaco Vincenzo Servalli di non voler condividere con le altre forze politiche le decisioni sui vari aspetti dell’accoglienza ai migranti.
«Nell’ultima conferenza dei capigruppo consiliari, il presidente del Consiglio comunale Lorena Iuliano ci ha informato dell’adesione allo Sprar (Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) da parte del nostro Comune, che sarà portata come ordine del giorno, a cose fatte, ad un prossimo Consiglio comunale – ha spiegato Galdi - La cosa funzionerà così: il Comune farà un bando pubblico al quale potranno aderire cooperative e imprenditori, per candidare una propria struttura all’accoglienza dei migranti. Ribadisco per l’ennesima volta che, per quanto mi riguarda, l’accoglienza è doverosa e che, in alternativa, la Prefettura provvederebbe direttamente ad allocare le persone senza alcun criterio sul nostro territorio».
E ancora: «Ma qual è il criterio di Servalli? Certamente non la condivisione con tutte le forze politiche e sociali: noi siamo stati informati a cose fatte. Certamente non l’equa distribuzione sul territorio dei migranti: se il bando lo vince una cooperativa che vuole allocare cento persone nella stessa frazione, avremo una concentrazione inammissibile su un unico territorio. Insomma, di fronte alle prime sfide serie della sua amministrazione Servalli mostra tutta la fragilità e l'inconcludenza del suo approccio». Piccata la reazione di Servalli, che non ha mancato di replicare.
«Mi ero proposto di non rispondere più alle quotidiane invettive del professor Galdi, fino a quando il mio predecessore non avesse chiesto pubblicamente scusa ai cavesi per il disastroso acquisto della Cofima che ad oggi ci è costato un milione e 200 mila euro solo di pagamento degli interessi – ha sottolineato - Ma l’intervento sulla questione migranti è scandaloso, un totale capovolgimento della verità. Per quattro voti sono disposti a tutto: sono disgustato». E, intanto, al di là delle diatribe politiche, la questione resta fumosa. Si vocifera che la quota di 160 migranti (o forse meno) verrà distribuita nelle varie frazioni di Cava, dove si sta lavorando per individuare strutture idonee per ospitarli.
La problematica, in ogni caso, sarà affrontata nel Consiglio comunale del prossimo 18 maggio, quando di dovrebbe discutere anche dei capisaldi da inserire nel bando pubblico da emanare prossimamente. Si preannuncia un’assise movimentata.
Intanto la petizione contro l’accoglienza dei migranti, promossa dall’avvocato Senatore, continua a raccogliere adesioni.
Alfonsina Caputano
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