Il bando della Comunità finisce all’Anticorruzione 

L’Ordine degli architetti chiede la sospensione dell’avviso pubblico per affidare la direzione dei lavori di forestazione, bonifica e antincendio

ROCCADASPIDE. Avviso pubblico per l’affidamento di incarico di direzione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di forestazione, bonifica montana e antincendio boschivo: nuova diffida alla comunità montana “Calore Salernitano” di sospensione del bando. L’Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della Provincia di Salerno hanno inviato una segnalazione delle irregolarità riscontrate all’Autorità nazionale anticorruzione. La decisione fa seguito alla mancata sospensione del bando richiesta dall’Ordine degli architetti. La comunità montana ha fornito dei chiarimenti, riguardo la procedura, che non sono stati ritenuti soddisfacenti in quanto «le motivazioni illustrate non sono idonee a scalfire i rilievi sollevati dall’Ordine».
In particolare, «in merito alla mancata pubblicazione dei documenti relativi al metodo di calcolo e alle tariffe utilizzate, si assume che tale obbligo sarebbe stato rispettato “indirettamente”, dando atto dell’esistenza dei prospetti. Adempimento del tutto insufficiente e inadeguato a dare riscontro a quanto richiesto dalle linee guida dell’Anac. Il dirigente tenta tardivamente di colmare in corso di procedura la mancanza - si legge nella nota - con la pubblicazione dei prospettivi di calcolo dei compensi, ma ciò avrebbe dovuto avvenire tramite riedizione della procedura e non a termini prossimi alla scadenza».
Altra contestazione riguarda la mancata, corretta identificazione delle opere per la definizione dei requisiti, «anche in questo caso si cerca di colmare in corso di procedura la mancanza».
Sul termine minimo per la ricezione delle offerte, si evidenzia: «Le controdeduzioni dell’Ente sono apparenti e del tutto labili. Il rispetto dei termini di partecipazione, fissati dall’articolo 60 del Codice appalti, è regola essenziale a presidio del principio di massima partecipazione, sicché la loro contrazione non può che avvenire per motivi straordinari e oggettivi che, nel caso in esame, sono insussistenti».
Sulla scorta di questi rilievi l’Ordine degli architetti ha diffidato nuovamente «la comunità montana a disporre, senza indugio, nell’esercizio dei poteri di autotutela amministrativa, l’annullamento del bando e a ripropor1o, emendato dai vizi censurati, con conseguente integrale rinnovazione delle procedure. Come preannunciato, si inoltra la segnalazione all’Anac».
Angela Sabetta
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