Igiene urbana dimezzata Città sempre più sporca

In bilico le ferie dei dipendenti. Mercoledì vertice al Comune con i sindacati La proposta della Uil: «Cedere a Salerno Pulita lo spazzamento del Carmine»

Cedere a Salerno Pulita lo spazzamento del quartiere Carmine, per consentire al risicato personale dell’Igiene urbana di poter andare in ferie. E per evitare che la città si trasformi in una pattumiera proprio nel periodo in cui è previsto l’arrivo dei vacanzieri. E’ questa la proposta che sarà avanzata dalla Uil nel corso dell’incontro di mercoledì, fissato dal dirigente Luca Caselli con i sindacati. «Quello dell’Igiene urbana è uno dei settori del Comune più fortemente penalizzato dai pensionamenti - spiega Gerardo Bracciante della Uil - A lavorare nelle quattro sezioni che si dividono lo spazzamento della zona occidentale della città, sono rimasti solo una cinquantina di operatori che, anche in considerazione dell’età anagrafica avanzata, non riescono più a garantire il servizio». Salerno è sporca, «e questo è sotto gli occhi di tutti, perciò siamo convinti che, con i dipendenti che abbiamo a disposizione sia impossibile riuscire a tenerla pulita». La soluzione, ovviamente, non è indolore, perchè se l’amministrazione dovesse accettare di cedere a Salerno Pulita anche il rione Carmine (attualmente la municipalizzata, oltre che alla differenziata, provvede pure allo spazzamento della zona orientale e delle frazioni), dovrebbe pagare il servizio aggiuntivo, investendo risorse di cui forse allo stato non dispone. «Siamo coinvinti che sia l’unico modo per consentire al personale di andare in ferie e per evitare che Salerno si trasformi definitivamente in una pattumiera - sottolinea Angelo De Angelis della Cgil - Bisogna riorganizzare i servizi, già a partire dal primo luglio, con l’obiettivo, dopo l’estate, di lavorare alla creazione di un soggetto unico che si occupi dei rifiuti, facente capo all’amministrazione. La città ha purtroppo già rinunciato al primato della differenziata: le percentuali sono in calo, mentre aumenta l’indifferenziato. Questo significa una sola cosa: essendo venuti meno i controlli, c’è molta più inciviltà». Ma anche laddove residenti e commercianti sono ligi al dovere, «non si può pretendere che cinquanta persone facciano il lavoro che fino a qualche anno fa era svolto da cento unità, progressivamente andate in pensione. Il risultato? A stento si riesce a garantire il decoro nelle arterie principali. Vicoli e strade secondarie non vedono una scopa da tempo e spesso chi abita in zona è costretto al “fai da te”».

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