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Identificati venti sanitari per il decesso del ciclista

Ammontano a una ventina gli operatori sanitari dell’ospedale “Umberto I” di Nocera inferiore identificati dai carabinieri ieri mattina, che in qualche modo hanno avuto a che fare con il...

Ammontano a una ventina gli operatori sanitari dell’ospedale “Umberto I” di Nocera inferiore identificati dai carabinieri ieri mattina, che in qualche modo hanno avuto a che fare con il ventiquattrenne Rocco Perrino, di Poggiomarino, deceduto sabato scorso dopo una settimana di ricovero in Rianimazione. I militari hanno identificato anestesisti, radiologi e nefrologi del principale ospedale dell’Asl. Ora sarà la procura a decidere se e quanti di questi sottoporre a indagine per appurare eventuali errori nelle cure.
Il giovane era caduto due settimane fa mentre era in bici, colto da un malore. Si trovava nella zona di via Iervolino della sua cittadina: in un primo momento si era pensato a un incidente stradale poi si è realizzato che si era trattato di un malessere che aveva colto il ciclista. Immediata la corsa in ospedale fino al Dea di primo livello di Nocera Inferiore. Qui, il paziente sarebbe stato sottoposto a dialisi poi il passaggio nel reparto di rianimazione e quindi il decesso. I familiari si sono rivolti ai carabinieri ed è scattata l’indagine.
L’aver identificato gli operatori sanitari che hanno avuto rapporti con il giovane paziente è propedeutica azione per la procura prima di procedere con le indagini e con atti, come esami autoptici, ai quali possono essere presenti anche esperti nominati da eventuali indagati. In questo tipo di indagine, va anche detto, che l’inchiesta si apre a “ventaglio”, coinvolgendo più persone, per poi finire “ad imbuto”, con la riduzione in maniera notevole del numero degli indagati.
Salvatore De Napoli
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