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«Ideal Standard Crisi aziendale dietro la scelta di andare via»

«La produzione dell’ex Ideal Standard doveva esser trasferita negli stabilimenti della Bulgaria». Ha dirlo è stato il consulente della difesa Guido Basco Valentini, citato dai difensori degli...

«La produzione dell’ex Ideal Standard doveva esser trasferita negli stabilimenti della Bulgaria». Ha dirlo è stato il consulente della difesa Guido Basco Valentini, citato dai difensori degli imputati Ferrari e Loreti. Il consulente, all’epoca dei fatti, era direttore generale della Federchimica, associazione a cui era affiliata Ideal Standard. «La scelta – ha testimoniato il consulente – fu dettata dalle esigenze di una crisi aziendale». Lo stabilimento di Salerno fu sacrificato perché non riusciva a tenere la stessa produzione di quello bulgaro. Lì si producevano un milione di pezzi all’anno, a Salerno solo trecentomila. Il consulente Valentini ha fatto un excursus normativo su piano ricostruttivo aziendale, cassa integrazione e mobilità. Dopo le ferme proteste delle maestranze, infuriati per la perdita del posto di lavoro, la proprietà dell’ex Ideal Standard diede la disponibilità dell’area dello stabilimento, come elemento riparatore. Quindi arrivò la scelta di collocare in quel sito alcune produzioni a supporto del nascente parco acquatico. L’idea progettuale cozzò contro il vincolo della destinazione d’uso. Alla fine non se ne fece niente. Il grande parco acquatico è rimasto un sogno. Nello stesso processo sono imputati, tra gli altri, Vincenzo De Luca, il suo ex capo staff Alberto Di Lorenzo, gli ex assessori Franco Mari e Mariano Mucio. (m.l.)

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