frana a sarno

Ici illegittima sul terreno del monumento

SARNO. Gli chiedono l’Ici del terreno donato al Comune per costruire il monumento ai caduti della frana. Rabbia di un contribuente che non solo si è visto recapitare una richiesta infondata, ma si è...

SARNO. Gli chiedono l’Ici del terreno donato al Comune per costruire il monumento ai caduti della frana. Rabbia di un contribuente che non solo si è visto recapitare una richiesta infondata, ma si è anche vista riaprire una ferita negli affetti e nei ricordi. La Soget nella sua azione di recupero dell’Ici relativa all’anno 2008, ha recapitato a un consumatore la relativa richiesta senza un preventivo esame sulla sua legittimità.

Racconta: «Su quel terreno ci sono morte delle famiglie e subito, insieme agli altri cointestatari, chiedemmo di non tornarci più e di avere il contributo per l’acquisto fuori sito. Nel 2006, il terreno è stato donato al comune con lo scopo di realizzarvi il monumento a futura memoria».

Il fondo di risulta in questione si trova a viale Margherita dove campeggia la statua che domina la prospettiva della montagna e apre lo sguardo a uno dei solchi scavati dal fango che colava verso valle. Sul piedistallo i nomi delle 136 vittime e una lapide con una frase che ricorda quei giorni terribili. Una beffa dovuta al mancato aggiornamento della banca dati da parte della Soget. Il dibattito politico, intanto, continua. Il 27 gennaio, alle 20, si terrà l’atteso consiglio comunale sull’argomento richiesto da varie forze politiche: Forza Italia, Pd, Sarno Rinasce Libera e altri consiglieri di gruppi di maggioranza. La seduta si preannuncia infuocata.

Una delle ultime indiscrezioni giuridiche sarebbe legata alla mancanza di una delibera consiliare di indirizzo per l’esternalizzazione del servizio che renderebbe viziata l’intera procedura di conferimento dell’incarico. L’atto, però, sarebbe annullabile e non nullo e, quindi, rimesso alle singole valutazioni di chi lo eccepisce. Adesso, i gruppi contrari all’incarico stanno elaborando una proposta di deliberazione da valutare in aula. Il presidente della commissione Attività Produttive Livio Falciano aggiunge: «Pur facendo parte della maggioranza, mi sono sempre espresso in termini critici contro questa operazione. Vedo tante criticità e spero che vada in porto un atto che stoppi tutto».

(r. c.)

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