scandalo a neurochirurgia

Iannicelli torna in servizio al “Ruggi”

Torna al “Ruggi” la caposala di Neurochirurgia, Anna Rita Iannicelli. Reintegrata al posto di lavoro, resta indagata in quanto coinvolta nel giro di mazzette intascate per scavalcare le liste d’attesa...

Torna al “Ruggi” la caposala di Neurochirurgia, Anna Rita Iannicelli. Reintegrata al posto di lavoro, resta indagata in quanto coinvolta nel giro di mazzette intascate per scavalcare le liste d’attesa messo in piedi, secondo la magistratura,dal neurochirurgo Luciano Brigante con la complicità del luminare giapponese Takanori Fukushima.

Sulla scrivania del manager, Nicola Cantone, sono arrivate due ordinanze che revocano i domiciliari per la caposala. Nella prima ordinanza del Tribunale del Riesame di Salerno, è stata disposta la revoca degli arresti domiciliari per i capi d’imputazione commessi a Salerno. Nella seconda ordinanza del tribunale di Pisa (dov’è ubicata la clinica San Rossore in cui operava Fukushima, anche lui indagato), è stata stabilita la remissione in libertà di Iannicelli. Resta indagata nell’ambito dei procedimenti penali pendenti alla Procura di Salerno e di Pisa.

L’azienda ospedaliera dovrà attendere lo sviluppo di ulteriori fasi processuali, oltre ad aver aperto un procedimento disciplinare a suo carico. Liberata e avviate le procedure per tornare a lavoro, l’azienda ospedaliera ha disposto con decorrenza da giovedì scorso «la riammissione in servizio – è scritto nella delibera – atteso che va chiarita la posizione processuale della dipendente, allo stato non rinviata a giudizio, con la precisazione che sarà assegnata in sede diversa da Neurochirurgia, da individuarsi a cura della direzione medica di presidio».

Resta a carico della caposala il procedimento della commissione disciplinare aziendale, dinanzi alla quale dovrà comparire il prossimo 15 giugno, col rischio di altri eventuali provvedimenti disciplinari.

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