I vent’anni del tribunale Festa e retrogusto amaro

Magistrati e autorità politiche e militari alla celebrazione bagnata dalla pioggia La manifestazione dominata dai problemi legati alla mancanza di personale

La celebrazione del ventennale del tribunale di Nocera Inferiore si è trasformato ieri mattina in un richiamo a risolvere la cronica mancanza di personale giudiziario, condivisa da tutti i magistrati e le personalità intervenute. Fortunatamente. Perché un festeggiamento privo di tale riferimento sarebbe sembrato assolutamente fuori luogo.

Suggestivo l’inizio della cerimonia con l’alzabandiera della fanfara dei carabinieri del decimo battaglione ma anche la pioggia sugli orchestrali, quasi a richiamare la necessaria sobrietà su tutta la giornata. Gli ospiti presenti al tavolo degli interventi nell’aula Casotti, erano di prim’ordine, arrivati dai più alti vertici dello Stato e della magistratura, a partire dai padroni di casa Catello Marano, presidente del tribunale, e Gianfranco Izzo, procuratore capo. Con loro Emilia Fargioli, direttore generale del ministero, Giuseppina Casella, magistrato del Csm, il sottosegretario alla giustizia, Cosimo Ferri, che si è detto pronto all’interessamento per il sospirato aumento di personale, Lucio Di Pietro, procuratore generale di Salerno, il presidente della Corte d’Appello di Salerno, Matteo Casale, e il sindaco Manlio Torquato. Gli interventi sono stati coordinati dal presidente di sezione, Ornella Crespi.

Le prime file erano zeppe di politici, tra cui molti sindaci dell’Agro nocerino, il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, e il suo assessore Adriano Bellacosa, alti comandi dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, il prefetto Gerarda Maria Pantalone e il questore Antonio De Iesu. Presenti anche i colonnelli Gianfilippo Simoniello e Massimo Cagnazzo, precedentemente alla guida del gruppo territoriale carabinieri di Nocera Inferiore, ora al comando del maggiore Matteo Gabelloni.

Venti anni fa nessuno sembrava particolarmente interessato all’istituzione di un distretto giudiziario. Ostruzionismo e difficoltà furono sempre presenti fino alla nascita ufficiale del tribunale. I presenti hanno tutti sottoscritto promesse a voce, salutando con impegno e manifestazioni calorose, prendendosela con colpevoli omissioni, mancati conteggi e gli inesorabili, tragici numeri dell’organico in forza al tribunale e alla procura nocerina. «È evidente che bisogna rafforzare il tribunale di Nocera Inferiore, specie in seguito alla riforma della giustizia che ha accorpato le sedi di Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino. C’è stata una enorme mole di lavoro in più senza alcun cambio, invece, nel personale. Numericamente parlando». Le parole sono del sottosegretario Ferri. «Mi impegno a portare avanti il problema del personale. Il servizio giustizia funziona grazie anche e soprattutto agli amministrativi».

L’evidenza dei numeri ha regalato alla pomposa celebrazione e al buffet che l’ha chiusa, un retrogusto amaro.

Alfonso T. Guerritore

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