I valloni sopra Foce sono pieni di spazzatura

Allarme rosso a Sarno: tutto potrebbe venire giù con l’arrivo delle prime piogge Mancano i controlli e la zona è diventata nel corso del tempo uno sversatoio

SARNO. Le montagne sopra Foce sono stracolme di rifiuti. Nei valloni c’è di tutto e gli abitanti temono che, con le prime piogge e i cedimenti, la frazione possa essere invasa e sommersa dall’immondizia.

L’allarmismo non è eccessivo perché l’abbandono dei rifiuti è notevole e i costoni della montagna sono friabili. Il monte in questione incombe sulla zona delle cave e dell’impianto di biogas, con vicino anche la pista di kart e un nucleo abitativo. È lo stesso che, negli anni ottanta, veniva perlustrato perché era stato cimitero della camorra. Vi accede attraverso una strada impervia, ma carrabile e, giunti alla sommità, ci si trova di fronte a un incredibile panorama, ma anche a un indecente spettacolo. I valloni hanno tracciato il percorso del fango che le forti piogge fanno cadere a valle e sotto la vegetazione ci sono delle discariche. C’è di tutto, dai frigoriferi alle buste ordinarie. C’è l’amianto e il materiale edile di risulta. Quintali e quintali di spazzatura sospesi in modo precario rispetto ai quali i piccoli cumuli che si vedono in città sono una briciola.

È il frutto di anni di abbandono e di mancato controllo del territorio non solo del comune di Sarno, ma anche di quello limitrofo di Palma Campania. Intanto, il problema ce l’ha Foce e i residenti hanno cominciato ad aprire gli occhi quando un forte temporale estivo ha determinato una piccola frana. A ridosso delle abitazioni, oltre al fango, sono arrivate buste multicolore e rifiuti trasportabili dall’acqua. Chi conosce la montagna ha voluto capire fino in fondo da dove provenisse la spazzatura e, così, tra le vigne e gli arbusti, sopra, ha scoperto almeno tre discariche stracolme, proprio nei valloni, per altro abbastanza pericolosi per le condizioni orografiche. Evidenti spaccature del suolo fanno da contorno agli elettrodomestici e ai tubi e tettoie di amianto, oltre che a centinaia di buste con contenuti variegati.

I residenti hanno paura che, questo inverno, possano essere sommersi e qualcuno commenta: «La montagna comincia a ribellarsi a questo inquinamento». La comunità montana sembra totalmente assente, visto che a confine vi è il baianese, pur ricadendo il monte nel territorio di Sarno. Insomma, sembra lo scenario di un film apocalittico di denuncia, ma è la realtà e interventi immediati occorrerebbero per rimuovere almeno la spazzatura in posizione più pericolosa per il rischio trascinamento. E non si parla di una o due buste, ma, puntando gli occhi verso il basso, si notano altezze eliminate dal deposito di materiali sconsiderato stratificatosi nel tempo nell’impunità.

Gaetano Ferrentino

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