I soldi per le scuole non ci sono più 

Alcuni dei mutui da utilizzare andavano spesi prima, altri erano vincolati agli impianti sportivi. Ora è corsa contro il tempo

I soldi per le opere pubbliche non ci sono. Lo spumante sorseggiato nella notte di San Silvestro dai prèsidi delle scuole battipagliesi ha l’amaro retrogusto d’una beffa. Dodici mesi fa ci si aspettava un anno d’oro per l’edilizia scolastica, e invece l’elenco degli interventi che erano previsti per il 2017 è finito appallottolato nel cestino insieme al vecchio calendario. E rischiano d’andare in fumo pure quei quattrini che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale battipagliese, sarebbero valsi la manutenzione straordinaria del lastrico solare delle scuole “Fiorentino”, la messa in sicurezza e la ristrutturazione delle “Marconi” e delle “Calamandrei” e anche l’adeguamento alla normativa antincendio dei plessi scolastici: interventi che costavano insieme quasi un milione di euro, ritenuti prioritari nel programma triennale delle opere pubbliche votato ad aprile in consiglio comunale, tant’è che l’ex assessore Giuseppe Provenza li aveva regolarmente inseriti nella prima annualità degli interventi.
Eppure i conti di quel piano sarebbero stati fatti senza un oste chiamato Regione Campania. Alcuni dei mutui che l’amministrazione avrebbe voluto devolvere all’edilizia scolastica, infatti, adesso dovrebbero essere restituiti: andavano spesi prima e, in molti casi, erano strettamente vincolati agli impianti sportivi. L’amara scoperta è stata fatta durante un incontro tra i comunali e i tecnici regionali. Ora negli uffici a Palazzo di Città si corre contro il tempo: ci sono i soldi per l’edilizia scolastica dei fondi europei stanziati dal Pon 2014-2020, ma le candidature vanno presentate entro il 22 gennaio. Inoltre per accedere ai fondi bisogna essere censiti all’Anagrafe dell’edilizia scolastica, ma negli uffici regionali di Mercogliano non c’è ancora traccia delle “carte d’identità” dei plessi battipagliesi.
Come se non bastasse, le scuole cittadine non sono dotate neppure delle certificazioni sismiche.
Michele Gioia, assessore al sociale che, su richiesta della sindaca Cecilia Francese, si sta occupando d’una vicenda che non rientra nelle sue deleghe, incontrerà stamattina gli ingegneri e gli architetti dell’area tecnica municipale: «Dobbiamo fare un conteggio di questi residui di mutui e capire quali siano effettivamente utilizzabili e quali no». Gioia traccia poi le priorità: «Subito le “Fiorentino” e la “Marconi” (la scuola ha pure la palestra inagibile), dove i tetti sono da rifare».
Con note e solleciti, il preside delle “Fiorentino”, Dario Palo, ha richiesto all’amministrazione d’intervenire. Nella sua scuola, c’era pure qualche infiltrazione dal soffitto: i tecnici di Alba sono intervenuti e l’aula mensa delle elementari, che era stata chiusa, è di nuovo agibile.
Carmine Landi
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