I sindaci al Governo Renzi: basta tagli

L’assemblea ha approvato il rendiconto 2015. Non ci sono i soldi per la manutenzione delle scuole e delle strade

L’assemblea dei sindaci vota il rendiconto 2015 della Provincia e condivide la relazione del presidente Giuseppe Canfora che annuncia una forte mobilitazione contro gli ulteriori tagli previsti dal Governo. «O da Roma si cambia registro – ha detto Canfora – e ci sarà un’apertura o dovremo fare una mobilitazione generale perché non è pensabile continuare così. È chiaro che la nuova visione delle Province è quella di un’agenzia di servizio, ma non si può pensare che dobbiamo diventare noi i capri espiatori per quanto riguarda la scarsa manutenzione di strade e scuole e rischiare anche delle incriminazioni». Insomma, i soldi sono diventati davvero troppo pochi per poter pensare di garantire tutte le funzioni fondamentali. «Fortunatamente c’è una Regione amica che ci sostiene, ma non è certo la Banca d’Italia, anche lì c’è una situazione economica difficile».

I tagli del governo. Canfora snocciola una serie di cifre per far capire il drammatico momento che sta vivendo l’Ente e come sia difficile andare avanti. La Provincia di Salerno, infatti, è stata quella che ha subito il maggior numero di tagli e che ha dato a Roma il 10% dei 751milioni erogati da tutte le Province d’Italia. «Di questo passo – ha continuato nella sua relazione – non sarà possibile garantire la tenuta economica dell’Ente. C’è un’assenza totale di proporzionalità nel conteggiare il contributo. Ci sono stati assegnati sei milioni di euro per le strade quando altri Enti hanno goduto di un’assegnazione maggiore». Una speranza è riposta nella legge 113 del 2016 relativa a “misure finanziare urgenti per gli enti territoriali e il territorio”. Grazie ad un emendamento fatto inserire dall’Upi, l’articolo 7bis prevede un contributo di 48milioni di euro per l’esercizio delle funzioni fondamentali e di altri 100milioni di euro presi dal fondo Anas che saranno ripartiti tra le Province secondo una serie di criteri da stabilirsi entro il 30 settembre. «Il prossimo 28 luglio – ha annunciato il presidente – ci sarà una riunione all’Upi su questo argomento e noi ci batteremo per non essere nuovamente l’agnello sacrificale. Ho intenzione poi di organizzare una serie di incontri tematici per sottolineare le esigenze della nostra provincia. Lancio un appello ai parlamentari affinché si facciano sentire in sede di discussione della prossima finanziaria».

Emergenza viabilità.Insomma, è pronta una vera e propria mobilitazione per evitare che si crei una situazione di vero e proprio degrado a causa della scarsa manutenzione. «Se non si interviene il degrado delle strade crescerà in modo esponenziale. Già adesso, sempre più spesso, siamo costretti a chiudere tratti con conseguenti disagi per il traffico e il rischio isolamento di interi territori». E proprio la questione viabilità scuote molti sindaci, soprattutto della zona sud del territorio. «La mobilità deve essere una priorità – ha detto il sindaco di Sassano, nonché presidente del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Tommaso Pellegrino – Nella zona sud c’è un’oggettiva difficoltà e un problema di accesso ai luoghi. Nonostante gli interventi previsti nel Patto per la Campania è chiaro che c’è bisogno di un intervento ulteriore. Se non abbiamo una mobilità sul nostro territorio è difficile parlare di turismo, di crescita e di sviluppo. E questo coinvolge anche la questione treni. Ho intenzione di aprire un’interlocuzione con tutte le istituzioni coinvolte perché è impensabile avere treni in quelle condizioni. Noi non siamo il terzo mondo e tutto questo mi provoca indignazione. Dobbiamo chiedere il rispetto del territorio e se necessario bisognerà coinvolgere anche il ministero delle Infrastrutture». Amareggiato anche il sindaco di Atena Lucana, Sergio Annunziata, anche presidente della Conferenza dei sindaci Asl Salerno. «Se il Governo non decide il ruolo effettivo delle Province e definisce funzioni e risorse effettive, non arriviamo a nulla. Ci sarà solo un rimpallo, nemmeno di responsabilità, ma di parole. I territori come il sud della provincia risentono in maniera determinante di questa situazione. C’è bisogno di chiarezza». Intanto domani mattina ci sarà una nuova riunione del Consiglio per l’ultima approvazione del rendiconto.

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