I salernitani alla corte di De Luca

Nello staff del presidente raddoppiano gli addetti della segreteria personale

SALERNO. La teoria di una Regione sempre più salernocentrica, dopo l’insediamento del presidente Vincenzo De Luca, non passa solo attraverso l’occupazione delle Commissioni consiliari, dove i suoi uomini più fidati sono stati messi alla guida di quelle chiave, come bilancio, urbanistica, trasporti e lavori pubblici, ambiente. Anche per lo staff, infatti, l’ex sindaco di Salerno ha letteralmente “deportato” tutta una serie di persone che hanno collaborato con lui prima in Comune e poi anche durante la campagna elettorale.

Addirittura il fotografo, che prima lo seguiva nelle innumerevoli conferenze, cerimonie ed inaugurazioni che, a cadenza quasi quotidiana, portava in scena a Salerno, adesso l’ha seguito a Santa Lucia. Da tempo, invece, tra i corridoi di palazzo Guerra si erano perse le tracce di Peppe Iannicelli, giornalista di Napoli Canale 21 ma allo stesso tempo storico capo dell’ufficio stampa comunale. Da ottobre scorso, quando è cominciata la lunghissima maratone della campagna di De Luca, prima con le primarie del Pd e poi con la sfida a Stefano Caldoro, Iannicelli si è infatti dedicato totalmente all’attività politica dell’ex sindaco di Salerno, delegando quella prettamente istituzionale.

Ed oggi, dopo l’elezione alla presidenza Regione, la sua figura è una delle presenza fisse alle conferenze stampa con il ruolo, consolidato durante il tempo, anche di cerimoniere, attento ad ogni minimo comportamento dei colleghi, che possa in qualche modo urtare la suscettibilità di De Luca. Ma Iannicelli e il fotografo non sono gli unici salernitani alla corte del neo governatiore.

Per chiudere il settore della comunicazione c’è da ricordare anche la presenza di Mario De Rosa, chiamato ad occuparsi dei contenuti video e multimediali che riguardano l’attività del presidente e della Giunta. A capo della segreteria, invece, De Luca ha voluto fortemente Nello Mastursi, numero due della segreteria regionale del Pd, mentre come supervisiore di quella tecnica ci ha piazzato il suo ex assessore comunale al Bilancio, Alfonso Buonaiuto, che ritorna così in Regione, Ente del quale è dipendente. E salernitano è anche il capo di gabinetto, il consigliere di Stato, Sergio De Felice. Soltanto due i napoletani: Emilio Di Marzio, giornalista pubblicista nonché ex consigliere comunale a Napoli e attuale responsabile Enti locali del Pd provinciale, chiamato a ricoprire il ruolo di portavoce. E l’avvocato Teresa di Marino, originaria di Villaricca, nominata segretaria personale. Quanto costano? Il suo predecessore, che nominò un unico esterno Sandro Santangelo, spendeva 130mila euro l’anno. De Luca ne ha due (Di Marzio e Di Marino) oltre agli altri componenti del suo staff. Sarà stato rigoroso come aveva promesso?

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