«I saldi sono un flop, la crisi ci divora»

I commercianti fanno un primo bilancio delle vendite. E già si pensa a iniziative per rilanciare un comparto in difficoltà

Saldi estivi: secondo le associazioni di categoria il confronto con il periodo natalizio non regge. Stando all’analisi di Confcommercio nei negozi calano le vendite e si riaffaccia la crisi. Relativamente d’accordo il resoconto dei commercianti a due settimane dall’avvio, fermo restando l’unanime richiesta di maggiore attenzione sulla cura del centro storico per attrarre visitatori.

L’attesa dei commercianti è quella di maggiori controlli per garantire il rispetto delle regole. Sulla scorta del boom di acquisti registrati nel periodo dei saldi invernali – e soprattutto in concomitanza con il cartellone di eventi (Rinasci Cava) culminato con l’attesissima Disfida dei trombonieri – la previsione alla vigilia del secondo appuntamento annuale con i prezzi stracciati nei negozi era più che positiva. Ma i fatti hanno in parte disatteso le aspettative. Il riscontro in termini economici delle casse dei negozi di corso Umberto I, infatti, non ha soddisfatto la maggior parte dei commercianti, a confermarlo Luigi Trotta, presidente della Confcommercio.

«Quest’anno i saldi sono ripartiti in termini di negatività, le grosse aspettative sono state tutte disattese, c’è di nuovo crisi e sfiducia nel futuro e il consumo viene inevitabilmente penalizzato – ha detto. Preoccupa soprattutto che si tratta di una crisi trasversale, non si ha una specificità di settori: è tutto il comparto penalizzato». Ancora: «Serve maggiore tutela sul borgo e controlli per agevolare lo shopping – spiega – Abbiamo avuto diversi incontri con l’amministrazione, ma siamo abbastanza delusi dai risultati». «Non possiamo negare che c’è la crisi ma cerchiamo di attrarre i clienti con prezzi invitati – è l’esperienza di Giovanna Romano – Indubbiamente non è come gli altri anni. Il riscontro è stato deludente, il primo giorno di saldi non c’è stata nessuna folla, fatto sta che i saldi non cambiano la situazione del commercio. L’ideale sarebbe una valorizzazione da parte dell’amministrazione anche dei vicoli e delle zone meno in vista». In questo panorama di sfiducia non mancano però le eccezioni rappresentate di quegli operatori del settore che in queste due settimane possono dire di aver avuto un riscontro positivo con l’abbassamento dei prezzi.

«Non ci possiamo lamentare – dice Rosaria Panorano – ci stiamo risollevando dalla crisi e per fortuna gli eventi in città ci danno una grossa mano. Per avere un’idea chiara bisognerà comunque aspettare i prossimi giorni, ci aspettiamo corse frenetiche». «L’affluenza è stata buona – ha detto anche Gennaro Iervolino – d’altronde Cava si conforma naturalmente con un’offerta variegata, e attira sia un ceto sociale elevato di turisti che visitano la costiera e si fermano in città, poi ci sono i cittadini cavesi e chi viene dall’Agro e anche da Battipaglia. Per fortuna la sera chiudiamo tardi, e anche il maltempo ci ha aiutato». Una situazione complessa.

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