la campagna della polizia postale

I rischi della vita “social” In un anno 800 denunce

Sono circa ottocento le denunce che tra il 2013 e i primi mesi del 2014 sono pervenute alla polizia postale di Salerno. Minacce, diffamazioni, molestie, furti d’identità digitale e attacchi...

Sono circa ottocento le denunce che tra il 2013 e i primi mesi del 2014 sono pervenute alla polizia postale di Salerno. Minacce, diffamazioni, molestie, furti d’identità digitale e attacchi informatici, questi i reati più commessi nel cyberspazio, tanto frequenti e pericolosi da aver creato una categoria a parte, quella del cybercrime, di cui fanno parte anche le frodi subite nelle vendite on-line e attraverso l’uso illecito di strumenti elettronici di pagamento, per cui le denunce quest’anno sono state circa 5mila.

Dei tanti pericoli della Rete se n’è parlato ieri mattina in piazza Cavour dove ha fatto tappa il tour di prevenzione attivato dalla polizia di Stato dedicato principalmente ai giovanissimi, gli utenti più “social” ma anche i più ingenui e per questo facilmente vittime di raggiri e abusi.

“Una vita da social”, questo appunto il nome dato alla campagna che a Salerno ha avuto testimonial d’eccezione – dall’inviato di “Striscia la notizia” Luca Abete ai “Neri per caso”, passando per i giocatori della Salernitana e quelli della squadra di Rugby Asd Arechi Rugby – e destinatari attenti e partecipi quali gli alunni del liceo classico “Tasso”, dello scientifico “da Procida”, del “Regina Margherita” e delle medie “Pirro e “Tasso”. Presenti all’incontro anche il questore di Salerno, Antonio De Iesu e il prefetto Gerarda Maria Pantalone nonchè il dirigente del Compartimento della polizia postale Campania, Domenico Foglia.

«Ricordate che tutto quello che fate su Internet è reale e ha delle conseguenze – questo il monito lanciato ai ragazzi da uno degli agenti presenti all’interno del truck multimediale trasformato per l’occasione in aula multimediale e parcheggiato in piazza Cavour per accogliere gli studenti – e siate sicuri che non basta crearsi un profilo fasullo per non essere rintracciati». Entrambi i risvolti del cybercrime, quindi, sono stati affrontati durante la mattinata: sia quelli riguardanti la possibilità di compiere reati sia quella di rimanerne vittima. In quest’ultimo anno la polizia postale italiana ha visto crescere il numero di casi ma grazie a una serrata attività di indagine è stato possibile denunciare cinquanta persone e arrestare due stalker.

La pedopornografia è sicuramente il pericolo più grande per gli utenti più giovani che frequentano le tante piazze vituali presenti su Internet, a loro gli agenti hanno fornito un pratico vademecum fatto di dieci semplici regole da seguire per evitare di finire in giri poco raccomadabili. Tra le più importanti quelle relative alla propria privacy: proteggere la propria password, utilizzare reti sicure e segnalare contenuti illeciti o inappropriati può fare la differenza.

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