LE INDAGINI

I responsabili rischiano fino a due anni di reclusione

Vanno avanti le indagini a carico di alcuni portatori e civili avviate dalla Digos all’indomani dei disordini verificatisi prima e durante la processione di San Matteo. Come già detto nei giorni...

Vanno avanti le indagini a carico di alcuni portatori e civili avviate dalla Digos all’indomani dei disordini verificatisi prima e durante la processione di San Matteo. Come già detto nei giorni scorsi si stanno verificando le rispondenze tra quanto accaduto e registrato nei moltissimi video che sono stati in questi giorni al vaglio degli inquirenti e le due ipotesi di reato immaginate che sono turbativa di manifestazione religiosa e offese a un ministro del culto. Le indagini - rispetto alle quali il procuratore Corrado Lembo ha garantito celerità - starebbero consentendo di individuare diversi soggetti, anche non direttamente coinvolti nella processione; potrebbero dunque essere molti i salernitani protagonisti dell’incresciosa vicenda.

Dal canto suo il procuratore Lembo ha garantito che i rivoltosi «saranno presto individuati» e risponderanno davanti all’autorità giudiziaria di quanto posto in essere domenica scorsa.

Secondo quanto previsto dal Codice penale, se l’inchiesta dovesse essere ufficialmente aperta, gli eventuali responsabili dovranno certamente pagare una multa che potrà andare dai 2mila ai 6mila euro, per quanto riguarda invece eventuali misure restrittive si parla di reclusione fino a due anni, in particolare per quanto riguarda la turbativa di funzioni religiose. Non resta che attendere la trasmissione dell’informativa della Digos alla Procura che potrà decidere o meno se spedire i primi avvisi di garanzia.

Carmen Incisivo

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