s. giuseppe al pozzo

I residenti «Subito i lavori per le fogne e le strade»

Interventi alle fogne e alle strade di San Giuseppe al Pozzo. Lo hanno chiesto ieri, in una lettera inviata al sindaco Marco Galdi, i residenti della frazione e il consigliere Partito democratico...

Interventi alle fogne e alle strade di San Giuseppe al Pozzo. Lo hanno chiesto ieri, in una lettera inviata al sindaco Marco Galdi, i residenti della frazione e il consigliere Partito democratico Pasquale Scarlino. Nella missiva si ricorda che “nonostante le rassicurazioni del sindaco, che lo scorso luglio ha garantito che avrebbe dato disposizioni per effettuare importanti lavori nella frazione, ad oggi ancora nulla è cambiato”.

In particolare, i residenti hanno chiesto nuovamente di provvedere ad aggiustare l’impianto fognario di via Gaudio Maiori. Un intervento, questo, ritenuto indispensabile e di cui “non vi è traccia nella delibera di giunta del piano annuale e triennale delle opere pubbliche”. Da qui l’accusa sul fatto che “nel documento programmatico non è previsto alcun intervento per San Giuseppe al Pozzo, eccezion fatta per quello relativo alla scuola, che altro non è che un copia e incolla di un progetto redatto tempo fa e che ancora attende di essere realizzato”. Nella lettera, inoltre, si sottolinea: “I residenti non possono essere rassicurati dal progetto approntato dall’amministrazione per la riqualificazione della frazione, che prevede tra l’altro anche interventi sul sistema fognario, da sottoporre all’attenzione di Palazzo Santa Lucia nel prossimo bando regionale; sarebbe un ottimo piano se fosse approvato, ma la sua realizzazione richiederebbe dai tre ai cinque anni di tempo. Il manto stradale lungo la Statale 18, perfettamente consegnato dalla precedente amministrazione nel marzo 2009 – – concludono – è diventato un colabrodo a causa di numerosi interventi; presenta, infatti, avvallamenti continui con relative vibrazioni, che fanno tremare i palazzi al passaggio dei mezzi pesanti e tutto questo è ignorato dall’amministrazione”.

Alfonsina Caputano