tolomei

I residenti: «Subito gli interventi al costone franato»

Un’istanza per chiedere la ripresa immediata dei lavori di messa in sicurezza del costone in località Tolomei. L’hanno protocollata i residenti di via Trara Genoino al comando di Polizia locale, al...

Un’istanza per chiedere la ripresa immediata dei lavori di messa in sicurezza del costone in località Tolomei. L’hanno protocollata i residenti di via Trara Genoino al comando di Polizia locale, al sindaco Marco Galdi e al dirigente del quinto settore, Luigi Collazzo. La lettera-appello mira a sollecitare il Comune a far riprendere i lavori, sottoposti a sequestro lo scorso mese di giugno a causa dell’assenza di una progettazione.

Il problema è che i terreni interessati ai lavori sono di due diverse proprietà, per cui il sequestro da parte dei vigili ha colpito anche quella parte di costone che doveva, semplicemente, essere messa in sicurezza per scongiurare il rischio di ulteriori frane. “Era iniziato – scrivono i residenti nella lettera – il normale diboscamento tramite una ditta autorizzata dalla Forestale per individuare gli interventi; nel contempo, nel terreno confinante che nulla ha a che vedere con il costone franato, un altro proprietario, approfittando dell’ordinanza diretta al titolare del fondo da mettere in sicurezza, ha avviato dei lavori per un proprio progetto. Così facendo, ha indotto l’amministrazione a sottoporre a sequestro il terreno. L’amministrazione – sostengono i residenti – ha, incautamente, sequestrato anche il terreno dove non vi era alcun lavoro in atto tranne che il disboscamento autorizzato e sostenuto dallo studio dei tecnici. Si è così creata una situazione di ulteriore pericolo per i residenti della zona, perché ora ci si ritrova con un enorme appezzamento di terreno che, con le prime piogge, arriverà a valle, fino ad investire le case a margine del fiume Bonea”.

I residenti della zona chiedono pertanto, all’amministrazione comunale, un immediato intervento di messa in sicurezza sia sul costone oggetto della frana sia sul terreno oggetto dei lavori non autorizzati, ritenendo il Comune responsabile insieme ai proprietari dei fondi, di ogni danno a persone e cose.