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«I reperti non corrono pericoli»

NOCERA SUPERIORE. Tutto sotto controllo. Nessun trafugamento. In sostanza questa la risposta da parte della Sovrintendenza per i beni archeologici con sede a Nocera Superiore, nello specifico da...

NOCERA SUPERIORE. Tutto sotto controllo. Nessun trafugamento. In sostanza questa la risposta da parte della Sovrintendenza per i beni archeologici con sede a Nocera Superiore, nello specifico da parte di Matilde Lombardo, funzionario responsabile. «È tutto nella norma. I tecnici presenti erano proprio della Sovrintendenza. Quando ci sono opere pubbliche in costruzione, fa parte dell’iter intervenire e fare una ricognizione».

Giorni fa alcune associazioni del territorio e lo stesso Movimento5Stelle si erano allarmati per il ritrovamento di manufatti antichi in zona Camerelle, su via Cimitero, durante i lavori della Snam Gas inerenti al nuovo metanodotto potenziato. Dalla Sovrintendenza arrivano chiarimenti sulla questione. «È normale su territori come quello di Nocera Superiore, a sensibilità archeologica, imbattersi in reperti e manufatti. Questo non è il primo rinvenimento. In questo caso non erano ritrovamenti eccezionali. Dovrebbe essere un battuto, verosimilmente il prosieguo del decumano in località Pizzone. I manufatti dovrebbero essere di epoca romana».

Lo scavo è ancora in corso per capire cosa ci sia in quel punto. Il cantiere della Snam continuerà in parallelo, lasciando però alla stessa Sovrintendenza lo spazio operativo necessario a valutare l’area. «Se non c’è qualcosa che merita di essere portata alla luce, i lavori non vengono fermati. È la prassi. Stiamo seguendo il protocollo. Se ci sono vizi di interferenza, chiediamo che si facciano esplorazioni preventive o si seguano i lavori da parte di archeologi qualificati».

Poi la stessa dottoressa Lombardo chiarisce ai cittadini che la Sovrintendenza è aperta alle segnalazioni e al confronto. «Non creiamo inutili allarmismi. Non c’è stato nessun trafugamento. Il nostro lavoro è proprio quello di conservare il territorio. Preoccupiamoci di quello che è stato già trovato».

Davide Speranza

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