I ragazzi scrivono la storia dei bersaglieri salernitani

Presentato l’opuscolo frutto delle ricerche degli studenti della media “Tasso” Il professor D’Amico: «Così partecipiamo in modo attivo al 61esimo raduno»

“Bersaglieri a Salerno 1861-1961” è il prezioso opuscolo che, realizzato dagli alunni della scuola media Tasso, capitanati dal professor Matteo D’Amico, è stato presentato ieri mattina. «La nostra scuola intende partecipare in modo attivo al 61esimo raduno dei Bersaglieri - ha esordito il dirigente scolastico, Rosa Esposito - Lavorando alla ricerca e studiando i documenti dell’Archivio storico, infatti, i ragazzi, senza fermarsi alle apparenze, hanno cercato di giungere fino al perché degli avvenimenti storici: il libro testimonia, ravviva e fa tesoro di un patrimonio di tradizioni, di spirito di servizio e di convinto senso di altruismo e dedizione per i Bersaglieri e per tutta la comunità nazionale». Dedicato al “fante piumato” Francesco Monte, docente appassionato, l’opuscolo inizia con l’affrontare la fondazione della compagnia dei Bersaglieri a Salerno, per poi soffermarsi su coloro che hanno partecipato alla campagna di Roma, su Mazzei e poi sui caduti nella guerra nazionale 1915-1918. «Anche questo lavoro, come tanti altri che ci hanno coinvolto in precedenti manifestazioni, nasce dalla curiosità e dall’interesse a far luce sui fatti storici che hanno riguardato il territorio salernitano e lo hanno legato alle vicende nazionali - ha spiegato il professor D’Amico - Esso ha un valore intrinseco, puramente didattico, perché è costruito attraverso i documenti ritrovati presso l’archivio di stato e l’archivio storico del Comune dagli alunni». Nuovo traguardo per il laboratorio di storia locale seguito dagli studenti della Tasso, infatti, il testo mira a suscitare il desiderio di conoscere il passato e di stimolare il piacere della ricerca storica. Obiettivo decisamente raggiunto, come assicura D’Amico: «Gli alunni si sono avvicinati alla storia, all’inizio con timidezza, poi con discrezione e man mano con sempre maggiore audacia e determinazione, diventando sempre più sicuri e consapevoli - racconta il docente - Nella prima parte di questa ricerca, trattiamo l’istituzione di una compagnia di bersaglieri addetta come ausiliaria alla Guardia Nazionale di Salerno. Non è nostro intento - precisa D’Amico - sostenere che a Salerno sia stata costituita una compagnia che facesse parte del corpo dei bersaglieri creato dal generale Alessandro La Marmora, ma solo dimostrare come questo corpo avesse ispirato l’entusiasmo e guidato la volontà di molti militi nella formazione di numerose compagnie nelle città annesse al nascente regno». Il ruolo di pubblica sicurezza per contrastare le attività di brigantaggio assegnato ai bersaglieri di Salerno, intanto, è rievocato nell’opuscolo che dedica la seconda parte a documenti che illustrano momenti storici rilevanti da un punto di vista nazionale, a cui presero parte anche diversi salernitani.

Marlia Parente

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