I ragazzi del Menna adottano il piazzale 

È quello dell’ex seminario regionale che ospita il liceo artistico. L’iniziativa nel corso di “Puliamo il mondo” di Legambiente

È partendo dal prendersi cura degli spazi che sono più vicini, quelli che in maniera consueta attraversiamo, che si inizia a cementare un senso diffuso del rispetto per gli spazi urbani. Ed è con questo spirito che anche a Salerno fa tappa l’iniziativa di Legambiente “Puliamo il mondo” e, significativamente, l’appuntamento con la cura per il verde e l’ambiente coinvolge gli studenti della seconda B e della quinta E del liceo artistico “Sabatini-Menna”. I ragazzi, insieme ai loro professori, Pellegrino Sarno e Angelomichele Risi, con le attrezzature messe a disposizione da Orizzonti, la sezione salernitana di Legambiente Salerno (con il contributo anche della Fondazione Comunità salernitana onlus), hanno ripulito l’enorme piazzale che si trova davanti alla loro scuola. E non sarà un intervento unico, perché, durante tutto l’anno scolastico, i ragazzi si prenderanno cura degli spazi che con tanta fatica hanno strappato alla spazzatura e al degrado e saranno impegnati in una serie di progetti di riqualificazione dell’arredo urbano che saranno sottoposti all’Amministrazione.
«Le nostre porte sono sempre aperte», assicura l’assessore comunale all’Ambiente, Angelo Caramanno, che sottolinea l’importanza di formare i più giovani al rispetto dell’ambiente. «Ora però tocca anche agli adulti imparare ad essere civili. Da parte nostra, come Amministrazione – ribadisce- stiamo preparando una rivoluzione che porterà alla gestione unificata di servizi importanti come lo spazzamento. Così – spiega – miglioriamo l’efficienza del servizio ma riusciamo anche a stabilire le responsabilità. Attualmente abbiamo in servizio nella parte ovest della citta 29 netturbini comunali, su un fabbisogno di almeno 60». Una situazione critica che, però, sottolinea il responsabile scuole di Legambiente, Gianluca De Martino, “si potrebbe facilmente arginare ripristinando la figura delle guardie ambientali».
Si tratta di cittadini che, volontariamente, si offrono per controllare che il conferimento dei rifiuti avvenga correttamente.
«Se non ci sono risorse – ragiona De Martino – perché, allora, non si lascia che i cittadini che vogliono dare il loro contributo possano farlo. I dati sulla differenziata sono in calo e, nonostante ciò si continua a seminare bidoni dell’indifferenziata in città e ci si ostina a non voler fare il porta a porta anche per la raccolta del vetro. È per questo che Legambiente offre il suo contributo, il nostro è uno stimolo per far comprendere, prima di tutto ai ragazzi, che non basta pulire, bisogna prendersi cura dei luoghi e valorizzarli anche attraverso la creatività e la fantasia», conclude. Per Marica Pappacena, Alessia Carpentieri e Pia Francesca Lambiase, tutte e tre studentesse dell’ultimo anno, questa iniziativa “è importante, utile e noi abbiamo aderito con piacere. Non sempre tra i nostri coetanei c’è la sensibilità per questi temi, per questo è fondamentale partire dalle scuole”.
Eleonora Tedesco
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