la politica 

I punti presentati dai pattisti e bocciati dalla maggioranza

«Partecipazione alle sedute, analisi delle delibere adottate e relativi argomenti, obiettivi raggiunti rispetto al programma elettorale e rappresentanza politica». Nel nuovo documento politico, i...

«Partecipazione alle sedute, analisi delle delibere adottate e relativi argomenti, obiettivi raggiunti rispetto al programma elettorale e rappresentanza politica». Nel nuovo documento politico, i pattisti dettano i quattro criteri alla luce dei quali il Consiglio comunale dovrebbe valutare l’operato degli assessori. Una verifica proposta, «attesa la sensazione del mancato raggiungimento di alcuni degli obiettivi previsti dal programma elettorale»: lo scrivono Roberto Cappuccio, Angelo Cappelli, Valerio Longo - che firma pure per Gerardo Zaccaria - Bruno Amendola, Franco Marino e Giuseppe Salvatore nelle nove pagine di “proposte politiche” sottoposte all’attenzione di Cecilia Francese e dei consiglieri di maggioranza.
Si parla pure di piano urbanistico e di Alba. «La legge regionale - scrivono Cappuccio e i suoi - prevede che i comuni sprovvisti di Puc adottino il preliminare entro il 31 dicembre 2018 e approvino il piano entro il 31 dicembre 2019». Tempi stringenti, e allora «si propone di procedere a un affidamento diretto quale incarico sotto soglia a un consulente esterno, per poi esperire la gara per la successiva stesura del piano». Nel frattempo si richiede che «il dirigente tecnico avvii tutte le procedure propedeutiche». E s’immagina la partecipata come «una multiutility di proprietà pubblica che possa prevedere in alcuni settori anche partnership private».
I rami di Alba sarebbero igiene urbana, patrimonio, manutenzione, parcheggi, area sociale e lavori pubblici. In seno alla società in house, occorre «una revisione degli affidamenti diretti, degli incidenti stradali, della gestione delle forniture, dei contratti assicurativi, dell’acquisto di ricambi e beni e della quantità di rifiuti conferiti negli anni precedenti».
Conti pure nelle casse municipali: «È necessario il monitoraggio dei debiti fuori bilancio e delle passività potenziali, per pervenire tempestivamente all’acquisizione dei consensi dei creditori a rateizzazioni o transazioni». Ai consiglieri di maggioranza va mostrato «il totale delle passività». I membri del Consiglio vanno coinvolti nell’azione amministrativa: «Devono poter reperire e valutare preventivamente in un cloud condiviso gli atti oggetto di approvazione».(c. l.)
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