«I progetti per l’ospedale frenati dalla burocrazia»

Il direttore generale dell’Asl, Giordano, e i problemi dell’Umberto I «Bisogna complimentarsi con medici e infermieri per quanto fanno»

Le “ristrettezze” strutturali dell’ospedale “Umberto I” per essere risolte devono fare i conti con la burocrazia. Il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Giordano, interviene sulla situazione di estremo disagio che si sta puntualmente ripetendo nel presidio sanitario di Nocera Inferiore.

I letti in corsia non sono il massimo per i pazienti costretti a starci su, ma nemmeno per i loro familiari e per chi deve curarli. Nelle ultime settimane sono stati diversi i casi denunciati. Da medicina a nefrologia, passando per malattie infettive: numerosi i ricoveri in barella. Il nocerino “Umberto I” è un terminale, i pazienti non possono essere trasferiti altrove, questa la spiegazione data a più riprese dai vertici sanitari. Se è così, perché non sfruttare i reparti vuoti di viale San Francesco? In questo modo si avrebbero stanze nuove dove appoggiare le barelle e, allo stesso tempo, si renderebbero più confortevoli le camere di degenza ordinarie che comunque risultano inadeguate.

La medicina generale potrebbe trovare sfogo nell’ex ematologia, reparto ubicato nella stessa ala al quinto piano. Stessa cosa si potrebbe fare per la nefrologia-gastroenterologia, la corsia prospiciente è attualmente destinata ad ambulatori e uffici del servizio di medicina del lavoro. Insomma, attività che potrebbero andare benissimo altrove, liberando spazi per i ricoveri. Pure al terzo piano c’è una corsia da recuperare.

Il direttore generale ha spiegato che si tratta di «reparti da riqualificare e sistemare», che ci sono «dei progetti, ma in questi casi bisogna fare i conti con la burocrazia legata alla materia edilizia». Inutile dire che carte bollate e richieste burocratiche mal si conciliano con il diritto alla cura. L’ospedale “Umberto I” dovrebbe anche essere interessato da lavori al piano terra, nella zona del pronto soccorso, per rendere più ambia la zona dell’accettazione. Anche in questo caso il progetto è arenato da anni. In questo marasma, il direttore Giordano ha però voluto complimentarsi «con i medici e il personale sanitario che riescono in qualsiasi situazione a svolgere a meglio il loro lavoro». In effetti, i disagi e le barelle nei corridoi non sono certamente volute dai camici bianchi. Anche loro preferirebbero naturalmente lavorare in condizioni migliori. Le richieste di assistenza però sono sempre maggiori, con centinaia di accessi quotidiani al pronto soccorso che diventano decine di potenziali ricoveri.

Giordano, intanto, ha rassicurato che qualcosa si muoverà presto, specialmente per quanto riguarda i rinforzi di personale. Ci sperano gli utenti dell’Agro nocerino sarnese, confida in questi annunci il personale ormai allo stremo.

Salvatore D’Angelo

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