I processi non fermano la caccia al voto

De Luca incassa l’appoggio di Fassina: « Ha tutte le caratteristiche per essere un buon presidente della Regione»

La notizia della richiesta di condanna al processo sul termovalorizzatore per Vincenzo De Luca è arrivata anche a Raffaele Cantone. «Ho letto sui giornali della vicenda De Luca», ha detto ieri ai giornalisti a Napoli per poi aggiungere «se ci sarà la condanna ci sarà la sospensione». Una misura che bloccherebbe definitivamente le aspirazioni del primo cittadino a candidarsi a governatore della Campania; infatti scatterebbe l’incandidabilità per diciotto mesi.

Dal canto suo il diretto interessato, pur consapevole di questa possibilità, preferisce non commentare. «Il mio senso delle Istituzioni - ha detto ieri nel consueto appuntamento televisivo su Liratv - e il rispetto assoluto per il lavoro della magistratura, mi impongono di non parlare e di non dire niente. Da parte mia c’è grande serenità, grande tranquillità e ribadisco assoluto rispetto per la magistratura vera». E nell’attesa di vedere come si concluderanno le diverse vicende giudiziarie che restano aperte, continua nella sua campagna elettorale.

A chi lo ha accusato in questi giorni di non aver svolto il ruolo di oppositore in Regione nel corso di questi anni ha risposto: «Ho lasciato tutto alla Regione per dare vita ad una forma di governo in città che potesse essere modello per la Campania e a livello nazionale. Per fare tutto questo ho anche rinunciato al vitalizio. Mi dovrebbero ringraziare, ma di questo ne parleremo nelle prossime settimane». Ed anche dalla sua pagina Facebook scrive parole tendenti ad evitare ogni tipo di polemica. «Siamo impegnati per dare una mano per le nostre comunità, per creare civiltà, per dare lavoro per dare sicurezza. Noi ci candidiamo per risolvere questi problemi e per fare una politica che sia fatta di dignità». Quindi l’appello: «Chi ritiene che sia arrivato il momento di voltare pagina, allora ci aiuti in questa sfida. A questi noi chiediamo una mano. Non importa degli schieramenti politici di appartenenza, le uniche cose sulle quali saremo intransigenti sono una nettezza nei confronti della camorra e nessun mercato politico. Ripeto: con noi non ci saranno mercati politici. E questa volta non vincerà Barabba». Con i suoi soliti toni, De Luca prova così a replicare a quanti in questi giorni lo stanno accusando per aver stretto un certo “feeling” con esponenti del centrodestra proprio in vista delle prossime elezioni. Un feeling che si dovrebbe concretizzare nella presentazione di una vera e propria lista. Intanto un “endorsement” a De Luca arriva da Stefano Fassina ieri ospite al congresso nazionale della Uil Pubblica Amministrazione. «Sul sindaco di Salerno - ha detto - ho un’opinione molto positiva. È stato un amministratore di qualità, basta girare Salerno, ci venivo vent’anni fa e ci torno regolarmente ed è evidente. Un uomo che ha cambiato, insieme ad altri, il volto della città. Ha tutte le caratteristiche per essere un buon governatore».

E per un giudizio positivo, ne arrivano altri negativi. «Cosa intende fare De Luca? - si chiede intanto il senatore Fasano - Barricarsi a Palazzo di Città o decidere di affrontare i problemi? Aspetta le sentenze per invocare, come ha fatto De Magistris, principi costituzionali e rinnegare la sua storia per nulla garantista?». «Se dovesse prevalere lo spirito garantista, se il partito di Renzi dovesse salvare De Luca a prescindere dalle vicende di queste ore, allora confermerebbe un’apprezzata inversione di tendenza. - aggiunge il collega Cardiello - Ma il garantismo dovrà poi prevalere per tutti. Per De Magistris e per gli avversari politici».

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