I prezzi delle case in Costiera Fitti sostanzialmente invariati

La località più gettonata rimane Maiori. I costi invece rimangono molto elevati ad Amalfi Ravello e Positano ormai puntano sul bed and breakfast per accogliere un turismo di élite

AMALFI. Anche i fitti della case vacanza in Costiera risentono dei venti di crisi. Da un paio di anni, infatti, i prezzi sono praticamente invariati, e in alcuni casi addirittura diminuiti. Pure in questo campo, inoltre, si sta sempre di più affermando il fenomeno delle offerte last minute e, in questo caso, è possibile anche risparmiare diverse migliaia di euro, attraverso una contrattazione tutta al ribasso. Insomma non solo gli hotel devono mordere il freno e segnare il passo, ma anche quella che sembrava una forma di vacanza alternativa e a prova di crisi sembra conoscere una fase di stallo.

Del resto l’abitudine di locare le abitazioni, per le vacanze estive, in Costiera risale addirittura agli anni immediatamente successivi la seconda guerra mondiale. Il boom edilizio degli anni Cinquanta e Sessanta, poi, ha stravolto lo status quo di alcuni paesi del comprensorio amalfitano, facendo sorgere palazzi al posto di giardini e innescando un meccanismo che ha trasformato le “fittanze estive” in un vero e proprio mercato. Ma, quanto costa affittare una casa mobiliata? Non esiste un tariffario ufficiale, dal quale verificare, con precisione, i prezzi, che vengono stabiliti, di anno in anno, in base alla logica della domanda e della offerta, all’ubicazione, alla distanza dal mare, ai vani e alle pertinenze, ai posti letto e alla disponibilità o meno del parcheggio. Anche perché la tipologia contrattuale è quella “atipica” e non è soggetta a registrazione. E, dunque, controllare le cifre realmente “sborsate” è oltremodo difficoltoso. Maiori, tra le cittadine della Divina, è quella che può vantare il record di questo tipo di turismo extralberghiero.

Tra luglio e agosto i prezzi possono variare da un minimo di mille euro ad un massimo di cinquemila. E, florido, è anche il mercato dei garage o, semplicemente, dei pseudo posti auto, che vengono dati in uso per non meno di 500 euro al mese, anche in questo caso senza nessun raffronto ufficiale e, il più delle volte, pure senza permessi, in quanto sono utilizzati, per box auto, locali accatastati come depositi. Lo stesso trend si può riscontrare ad Amalfi, dove anche qui i prezzi vanno da millecinquecento a cinquemila euro al mese.

La pratica dei fitti estivi è altrettanto diffusa a Minori, (minimo ottocento massimo quattromila) e a Vietri sul Mare, in cui può arrivare a pagare fino a duemilasettecento euro per locare una casa nel mese di agosto. Da questa logica fanno eccezione Positano e, in parte, Ravello, dove si è preferito puntare sull’accoglienza alberghiera e, negli ultimi tempi, molte abitazioni libere sono state trasformate in b&b, aprendo nuovi scenari nell’ambito del turismo extralberghiero.

Gaetano de Stefano

©RIPRODUZIONE RISERVATA