I precedenti nelle cavità di Palinuro Sette vittime in soli quattro anni

CENTOLA. In Provincia di Salerno, nelle grotte di Palinuro, il mare ha inghiottito negli ultimi quattro anni sette persone. L’anno scorso, il 19 agosto, in tre persero la vita nella grotta della...

CENTOLA. In Provincia di Salerno, nelle grotte di Palinuro, il mare ha inghiottito negli ultimi quattro anni sette persone. L’anno scorso, il 19 agosto, in tre persero la vita nella grotta della Scaletta di Capo Palinuro: i sub Mauro Cammardella e Mauro Tancredi (entrambi di Palinuro) e il milanese Silvio Anzola non riuscirono a risalire dal cunicolo scuro e tortuoso che si estende per 16 metri a circa 45 metri di profondità in località Punta Iacco. Le prime due vittime furono recuperate subito, ma il corpo di Anzola rimase intrappolato fu recuperato soltanto alcuni giorni dopo. Un’altra immersione finì in tragedia, nell’estate del 2012, sempre a Capo Palinuro, nella grotta del Sangue. Era il 30 giugno quando il greco Telios Paniotis, la 36enne Susy Cavaccini di Battipaglia e i romani Andrea Pedroni e Duglas Rizzo (quest’ultimo guida del gruppo) non riuscirono più a trovare la via dell’uscita. Secondo le ricostruzioni, il loro passaggio aveva sollevato della sabbia che aveva intorbidito l’acqua, facendogli perdere l’orientamento e infine bloccandoli in un cunicolo. L’elenco delle tragedie subacque, lungo il litorale cilentano, era cominciato già qualche anno prima: il 2 settembre 1998 morirono nei fondali della Grotta Azzurra di Palinuro due subacquei milanesi, mentre il 16 agosto del 1984 due giovani speleologi subacquei friulani persero la vita memtre stavano esplorando una grotta sottomarina nelle acque della Cala Fetente.