I post su Facebook spie della follia con i falsi perdoni 

Salvatore: «Le persone cambiano, sono sempre state così.  È che tu le guardavi con il cuore e non con il cervello»

CAVA DE’ TIRRENI. Barbiere lui, casalinga lei. Salvatore Siani e Nunzia Maiorano erano persone note non solo a Petrellosa di Sant’Anna – località dove vivevano insieme ai tre figli minorenni e al piano inferiore di un caseggiato in cui risiede anche la madre di lei – ma anche nella vicina frazione di Santa Lucia, dove Siani lavorava come barbiere in un noto salone, prima di trasferire la propria attività a Salerno. È anche per questo che la tragedia avvenuta ieri mattina in via Salsano ha scosso un po’ tutti nella zona.
Certo, le avvisaglie che qualcosa tra i due coniugi non funzionasse erano arrivate da po’. Da un lato, come raccontano alcuni vicini di casa, c’erano le continue liti tre le mura domestiche, anche se nessuno avrebbe mai immaginato che potessero sfociare in una tragedia tale, al punto da costare la vita a Nunzia Maiorano. Dall’altro lato, c’erano le “spie d’allarme” lasciate come tracce, quasi inconsapevolmente, sulle pagine dei social network, in particolare quella Facebook di Salvatore Siani.
Proprio nella notte precedente la tragedia (intorno alle 4 tra domenica e ieri), l’uomo aveva condiviso un messaggio in cui è possibile leggere: “La famiglia è la cosa più importante del mondo” e, pochi minuti prima, “alla persona più importante della mia vita”. Messaggi d’amore che tuttavia stonavano con quelli lasciati qualche giorno prima, forse all’esito dell’ennesimo diverbio (“Il perdono non si nega a nessuno, ma la fiducia non si recupera più”, o ancora “Non è che le persone cambiano, sono sempre state così. È che tu le guardavi con il cuore e non con il cervello”).
Intanto, è sotto shock scioccata l’intera comunità, non solo alla Petrellosa di Sant’Anna, ma in tutta Cava de’ Tirreni. Enorme il dolore per la fine, tragica e violenta, di Nunzia Maiorano, da tutti ricordata con affetto come una donna solare e armoniosa, dedita alla cura della famiglia e dei suoi tre figlioletti. Immancabili, infatti, per tutta la giornata di ieri, i messaggi di cordoglio lasciati sulla pagina Facebook della donna, rivolti alla sua memoria e soprattutto ai tre figli rimasti orfani di madre. “Una tragedia immensa, il mio pensiero va a te e ai tre piccoli angeli che ti hanno perso – si legge tra i commenti social – abbi cura di loro da lassù e veglia sulle loro vite”.
La vicenda, inoltre, ha inevitabilmente scatenato le reazioni di quanti sono impegnati da tempo nella lotta alla violenza di genere e, in particolare, contro le donne. Non soltanto la locale associazione “Frida” ha voluto ricordare Nunzia Maiorano. Anche Imma Vietri – coordinatrice del Dipartimento antiviolenza Campania di FdI – è intervenuta a riguardo. «Piangiamo l’ennesima vittima di una violenza tra le mura domestiche – ha scritto Imma Vietri in una nota – Quanto successo è lo specchio di una situazione preoccupante a livello nazionale e sulla quale bisogna intervenire in maniera incisiva sia dal punto di vista preventivo, che sociale e deterrente». (g. f.)
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