«I pasti a scuola spesso arrivano in ritardo»

Angri: le denunce dei genitori mettono in rilievo i disservizi della ditta che ha ottenuto l’appalto

ANGRI. Polemiche sul servizio di refezione scolastica. Ad accendere i riflettori su alcuni disagi è Massimo, un papà di una studentessa del primo circolo didattico, che chiede spiegazioni e delucidazioni in materia al sindaco Pasquale Mauri.

«Mio malgrado ho constatato che, relativamente alla mia segnalazione fatta nei giorni scorsi ed avente ad oggetto i disservizi arrecati dalla mensa del primo circolo ai bambini dello stesso, questi si sono perpetuati. Infatti, nonostante la prenotazioni dei pasti avvenga entro le nove del mattino, questi mancano per alcuni bambini. Ad esempio, mia figlia insieme ad altri hanno mangiato alle 15».

Così poi Massimo continua, rivolgendosi direttamente al sindaco Mauri, al quale si era già rivolto direttamente sui social network: «Il 6 novembre, alla mia segnalazione, Mauri rispondeva: “Sono desolato per l’accaduto sarò inflessibile verso coloro che hanno determinato quanto denunci. Ti ringrazio per la collaborazione”. A questo punto mi vedo costretto ad interessare le autorità competenti nelle sedi appropriate, visto che né il sindaco, né la dirigente scolastica hanno posto in essere comportamenti inflessibili nei confronti di chi dovrebbe garantire l'efficienza di un servizio rivolto a minori». A rispondere è il consigliere Alberto Milo, delegato dal sindaco al servizio di refezione scolastica.

«In merito alla questione che poneva presso il primo circolo sono stati somministrati circa 1000 pasti giunti presso l’istituto nell’orario stabilito, alle 12:30. Durante la distribuzione il personale preposto si è reso conto che mancavano 21 secondi. Hanno subito avvertito il centro cottura per la preparazione e l’invio dei secondi mancanti i quali sono giunti in netto ritardo».

E ancora: «Venuto a conoscenza dell’accaduto -conclude - ho contattato la ditta per segnalare l’episodio. Mi hanno risposto che il disagio è stato causato da un equivoco nella trasmissione del numero dei pasti. Siamo vigili nel salvaguardare i nostri figli».

Maria Paola Iovino

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