«I nostri prodotti non temono controlli»

La Coldiretti Salerno pronta ad azioni legali contro chi esprime dubbi sulla filiera agroalimentare

Preservare e difendere la filiera agroalimentare della provincia di Salerno, che è la seconda voce dell’export salernitano, anche con azioni legali, per evitare speculazioni da parte di chiunque denigri la produzione. È questa la parola d’ordine di Coldiretti Salerno che ieri ha celebrato l’assemblea provinciale. «Salerno rappresenta – ha spiegato il presidente Vittorio Sangiorgio – il 40 per cento del Pil agroalimentare campano e nelle nostre aziende sono occupati l’8 per cento di lavoratori, contro la media nazionale del 3 per cento».

Insomma il comparto è una voce importante dell’economia provinciale, e perciò va tutelato in ogni modo. «Abbiamo dato mandato ai nostri avvocati – ha evidenziato Sangiorgio – per agire contro chi metta in giro voci inesatte circa la genuinità dei prodotti. Che sono sicuri e ciò è testimoniato dai tanti controlli, da parte delle forze dell’ordine e delle istituzioni. Perciò dietro le calunnie si cela un tentativo di speculazione, per far deprezzare i prodotti».

Coldiretti, quindi, è pronta a dare battaglia e a tutelare i propri associati, ma pure a proporre progetti ed iniziative. A partire dalla necessità di non far cadere nel vuoto le risorse comunitarie. «Per l’Expo del 2015 – ha rimarcato il presidente di Coldiretti - la Campania ha scelto come brand la dieta mediterranea. Vorremmo che il capitale dei 30 milioni di visitatori, che si presume verranno alla fiera, non vada disperso e convogliato là dove nasce la dieta, per far conoscere i prodotti che la rappresentano».

Punizioni severe, inoltre, devono essere comminate anche al mercato del falso. «La mozzarella, il pomodoro San Marzano e gli oli – ha precisato Sangiorgio – sono tra i prodotti più falsificati. Noi chiediamo che sulle etichette debba essere inserito obbligatoriamente l’origine del prodotto, e che i finanziamenti europei vengano destinati esclusivamente a chi fa il vero made in Italy, senza delocalizzare le aziende all’estero».

Sul fronte provinciale, invece, si punta sul distretto formativo che metta assieme gli istituti Alberghiero e Agrario, e all’impegno, da parte della Regione, di risolvere l’atavico problema della viabilità nel Cilento.

Gaetano de Stefano

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