I ministri riuniti a SalernoCarfagna: "Basta con l'odio"

Tappa a Salerno per "Governoincontra". A tenere banco l'aggressione al premier. Il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna: ''Si isolino le forze politiche che istigano all'odio, e mi riferisco ad Antonio Di Pietro''

SALERNO. Le forze politiche che istigano all'odio e alla violenza vanno isolate: lo dice a Salerno il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna che punta il dito contro Antonio di Pietro e l'Italia dei Valori. ''Di Pietro rispetta le istituzioni solo quando ha un caldo posto da ministro - ha detto la Carfagna - esigiamo che venga isolato''. Da qui l'appello del ministro: ''Il Pd annunci oggi, non domani, che con l'Idv non farà mai alleanze politiche''. Stesso invito anche a Casini. ''Nella sua follia, ipotizzando un fronte anti Berlusconi, dica che con il partito di Di Pietro non c'è possibilità di stare insieme - ha detto la Carfagna - Casini può anche dire che ha avuto un colpo di sole, certo è dicembre è difficile che ciò accada ma siamo disposti ad accettare anche questa scusa''.
Proprio l'aggressione di Milano è stata al centro di "Governoincontra" che si è tenuto al teatro Augusteo di Salerno. E' una difesa ferma e decisa quella che il ministro per le Pari opportunità, la salernitana Mara Carfagna ha fatto nei confronti del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. ''Non è un usurpatore, ha il diritto di governare'', ha esordito la Carfagna nel suo intervento nel corso dell'undicesima tappa di governincontra. E poi un appello: ''Esigiamo un cambio di passo, esigiamo il rispetto delle istituzioni tutte. Non ci stiamo al passo che tutte le istituzioni siano rispettate tranne una, quella rappresentata dal presidente del Consiglio''. Su Berlusconi ''eletto dalla maggioranza degli italiani'' si è detto di tutto, dice la Carfagna: ''Che è stato un corruttore, un mafioso, e poi i suoi affari privati sono diventati pubblici. Vergogna, vergogna. Ognuno è libero di fare quel che vuole''.
''Ormai non ci si ferma davanti a nulla, si va oltre e si trasforma la campagna elettorale in una campagna di odio - ha aggiunto - poi non ci sorprendiamo se un folle faccia quello che ha fatto, se uno squilibrato segue un ordine che viene dall'alto, e cioè liberare il paese da Berlusconi''. ''Serve fermarsi - ha ribadito concludendo la Carfagna - serve una moratoria dell'odio, della contrapposizione politica esasperata''.