l’omicidio stradale 

I legali di Diele: «Esclusa  l’alterazione da droga»

I tempi di frenata rilevati dai periti non bastano, secondo i difensori di Domenico Diele, per dire che l’attore toscano era sotto l’effetto di droga quando, nella notte del 23 giugno 2017, travolse...

I tempi di frenata rilevati dai periti non bastano, secondo i difensori di Domenico Diele, per dire che l’attore toscano era sotto l’effetto di droga quando, nella notte del 23 giugno 2017, travolse uccise la 48enne salernitana Ilaria Dilillo sull’autostrada A2, nei pressi dello svincolo di Montecorvino. Gli avvocati Giuseppe Montanara e Guglielmo Marconi lo precisano in una nota, dopo le indiscrezioni sull’udienza dello scorso 30 aprile, quando il gup Piero Indinnimeo ha raccolto la deposizione dei periti. È emerso che per tre secondi prima dell’incidente Diele ha avuto nella sua visuale lo scooter della donna, ma ha frenato soltanto 2,2 secondi dopo l’impatto, quando era già troppo tardi. «Calcoli imprecisi ed errati» sostengono i difensori, che hanno depositato al giudice le relazioni dei loro consulenti tecnici. Soprattutto, i legali sottolineano che «i tempi di frenata possono essere attribuiti a qualsiasi fattore causale diverso dall’alterazione psicofisica», ad esempio un momento di distrazione.
Non è un distinguo di poco conto, perché l’aggravante dell’assunzione di droga (che fa rischiare a Diele 8 anni di carcere), si configura solo quando se ne prova l’effetto sulle condizioni psicofisiche del conducente. Inoltre il 32enne ha sempre negato di essersi messo alla guida sotto l’effetto di hashish, affermando che i cannabinoidi rilevati nel sangue risalivano al giorno prima. «I periti – riferiscono i legali – hanno concluso che non è possibile stabilire, con criterio di elevata probabilità, che Diele, al momento dell’incidente, avesse un driving impairment (menomazione alla guida ndr) da assunzione di sostanza stupefacente. Pertanto – aggiungono nella nota – l’alterazione psicofisica non soltanto non è certa ma è esclusa quale elemento probatorio dall’accertamento peritale».
La sentenza del processo abbreviato è prevista per l’11 giugno. «Diele – concludono i difensori – l’attende con sofferta tranquillità». (c.d.m.)
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