Consorzio Gestione dei servizi 

I lavoratori sono pronti a denunciare i dirigenti

I lavoratori vogliono portare i dirigenti davanti ai giudici. I 54 dipendenti del Consorzio per la Gestione dei servizi, la società del Consorzio Asi, optano per la linea dura e danno mandato all’avvo...

I lavoratori vogliono portare i dirigenti davanti ai giudici. I 54 dipendenti del Consorzio per la Gestione dei servizi, la società del Consorzio Asi, optano per la linea dura e danno mandato all’avvocato di denunciare i manager del Cgs, guidato da Gerardo Calabrese, e dell’Ente consortile, presieduto da Antonio Visconti. È ciò che viene fuori dall’assemblea dei dipendenti della partecipata che gestisce il grande impianto di depurazione industriale di Battipaglia e i depuratori collegati: Oliveto Citra, Buccino, Palomonte, Contursi e Battipaglia.
Martedì mattina i lavoratori, che sono in regime di contratto di solidarietà per il quarto anno, si sono riuniti in assemblea sindacale all’interno della sede di via Bosco II: con loro c’era Angelo Rispoli, segretario provinciale della Csa Fiadel. E l’assemblea ha deliberato d’avviare un’azione legale affidandosi a Ignazio Ardizio, avvocato della Fiadel Cisal. Gli operai hanno chiesto a Rispoli d’attivarsi subito per richiedere a Fulvio Bonavitacola, vicegovernatore campano e assessore regionale all’ambiente, un incontro urgente con Calabrese e Visconti. «Ad oggi - denunciano i lavoratori - nonostante gli incontri in Prefettura, le numerose assemblee e i comunicati stampa, né la società né l’Asi hanno presentato un piano industriale che garantisca stabilità occupazionale». Il clima è teso: si rischia la paralisi dell’area industriale di tutta l’area sud della provincia. «Quest’azienda, sorta 30 anni fa, non è mai stata sottoposta a un serio piano di ristrutturazione, e gli impianti sono obsoleti e fatiscenti».
Eppure si tratta il percolato e si lavora a liquami d’ogni tipo: «Con impegno i dipendenti garantiscono il funzionamento - prosegue Rispoli - ma ora, con le tasche falcidiate, il futuro è incerto».(c. l.)
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