I lavoratori si sono arresi Firmati i nuovi contratti

Gli addetti alle pulizie all’università di Fisciano accettano gli stipendi decurtati Ma dopo il subentro della ditta siciliana i sindacalisti avvertono: «Non finisce qui»

FISCIANO. Alla fine si sono arresi e hanno accettato di firmare il contratto di lavoro. Dopo una dura battaglia, messa in atto da circa una settimana dai lavoratori della “Fisciano Sviluppo” per opporsi all’ingresso della ditta siciliana “Gioma Facility Management”, risultata vincitrice dell’appalto per espletare i servizi di igiene e pulizia all’Università con un ribasso del 40,62%, ad avere la meglio in questo snervante braccio di ferro sembra essere stata la società che da ieri ha preso il posto della municipalizzata.

Quest’ultima perde così il servizio di igiene e pulizia che espletava nel Campus dal 2005. Ieri è stata una giornata molto concitata, con diversi colpi di scena, che hanno portato anche a una spaccatura interna tra alcuni lavoratori e i sindacati. Infatti, mentre erano in atto presso la sala stampa del rettorato incontri sindacali per definire meglio la questione, alcuni dipendenti della “Fisciano Sviluppo” si sono recati presso l’hotel Santa Caterina a firmare il nuovo accordo con i siciliani. Quando questa notizia è trapelata alcune lavoratrici hanno iniziato a inveire contro quei colleghi di lavoro che avevano “tradito” la loro fiducia. A un certo punto sono iniziati a volare insulti anche contro i rappresentanti delle parti sociali. I sindacalisti hanno spiegato ai lavoratori di firmare solo il passaggio di cantiere. «Firmando il passaggio di cantiere – ha spiegato Antonio Pontillo, segretario Snals Università Cisapuni – i lavoratori si sono assicurati la continuità dei livelli occupazionali. Ma la sottoscrizione non significa accettazione delle condizioni poste dalla nuova ditta. Nei prossimi giorni, infatti, siederemo ancora al tavolo delle trattative per far rispettare i nostri termini contrattuali».

Stesso pensiero è stato espresso dal segretario provinciale della Fesica Confsal, Agostino Arguto, il quale ha sottolineato che «resta lo stato di agitazione e nei prossimi giorni proclameremo anche una giornata di sciopero».

La ditta siciliana avrebbe proposto un contratto a tempo indeterminato a tutti i lavoratori della “Fisciano Sviluppo” con la riduzione di un’ora di lavoro. Il ribasso prevede una somma di 1.853.903,21 euro (rispetto ai 3.200.000,00 euro di prima) che divisa per 14 mesi (durata dell’appalto) fa risultare 132.400 euro al mese che diviso per 15,87 (costo ora) determina 8.344 ore mensili. Praticamente la metà dell’attuale monte ore mensile.

Intanto ricercatori e docenti dell’ateneo hanno sottoscritto un documento nel quale hanno espresso solidarietà nei confronti dei lavoratori impegnati nella vertenza.

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